Roberto Gualtieri si nasconde e diserta il Consiglio straordinario in Campidoglio richiesto dalle opposizioni per fare il punto sulla molteplici criticità della stagione balneare e delle spiagge. Una vera e propria “dimostrazione di menefreghismo”, dicono i pentastellati. Al suo posto si sono presentati l’assessora Sabrina Alfonsi e il minisindaco del Municipio X, Mario Falconi.
Spiagge, il litorale romano nel caos
Evidentemente per il sindaco dem la situazione di degrado e abbandono in cui versano le spiagge di Roma non è così grave da richiedere la sua presenza; oppure il caos che c’è quest’anno sul litorale è talmente poco difendibile che ha preferito non metterci la faccia. Fatto sta che sul tema è rimasto in silenzio e ha lasciato parlare gli altri.
Sorprende il commento del presidente di Municipio, Falconi, che considera la richiesta di un Consiglio straordinario sulla gestione delle spiagge un “buon segno” perché finalmente le opposizioni si sarebbero rese conto che “Ostia è il mare di Roma” e che “è giusto condividerne oneri e responsabilità” anche se, specifica, “non lasceremo spazio a polemiche e insinuazioni infondate”. Non si capisce, però, se per insinuazioni intenda le denunce, ormai quotidiane, sporte non solo dalle opposizioni, ma anche da cittadini e turisti esasperati e preoccupati da ciò che sta accadendo sul litorale, visto che le spiagge sono spesso senza vigilanza, né bagnini, né servizi e sono lasciate a loro stesse, con cumuli di rifiuti a pochi metri dai bagnanti.
“Dovevamo parlare di servizi, pulizia e vigilanza sulle spiagge”, accusa il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, “invece l’intervento dell’assessora Alfonsi è stato un compitino, mentre il presidente Falconi è sembrato essere la parte che ha subito un torto. La visione da loro fornita è stata del tutto parziale e l’assenza del Sindaco ha dimostrato la lontananza di questa amministrazione dal territorio”.
Stagione balneare, i nodi vengono al pettine
La stagione balneare dopotutto, oltre a partire con dieci giorni di ritardo, è stata critica sin dai primi giorni. Lo ha ammesso lo stesso presidente di Municipio Falconi che ha detto: “Abbiamo avviato una gara europea con i più alti standard possibili per affidare il servizio di assistenza bagnanti, potenziandolo rispetto alle precedenti amministrazioni. C’è da dire che purtroppo, mentre tale procedura ha prodotto risultati positivi per quanto riguarda Castelporziano, non è avvenuto altrettanto per le spiagge libere di Ostia Ponente, per le quali non c’è stata nessuna risposta. In tale contesto siamo stati, quindi, costretti a fare un ulteriore bando dal quale abbiamo avuto una risposta positiva ma parziale”.
Insomma, i bandi sono andati deserti e ora in alcune spiagge la sicurezza rimane un miraggio lontano, come dimostrano gli ultimi episodi di cronaca, tra morti e tragedie sventate grazie all’intervento di bagnanti. “Le spiagge di Roma”, incalza Ferrara, “non sono solo Capocotta e Castel Porziano, di cui ha parlato la maggioranza… Ci sono anche le spiagge libere di Ostia Ponente e gli stabilimenti balneari. Per le spiagge di Ponente un modello c’era, e l’avevamo messo in campo noi, stanziando fondi e garantendo servizi essenziali, compreso il salvataggio, l’illuminazione, gli impianti sportivi. Adesso invece”, prosegue, “hanno proposto bandi antieconomici che hanno causato la perdita di tutti questi servizi, persino della manutenzione ordinaria”, conclude Ferrara. Dal mini sindaco Falconi, poi, l’ennesima promessa: “Continueremo a lavorare per garantire sempre migliori condizioni per le spiagge del mare di Roma”. Intanto, però, l’estate è già bella che avviata…