“Questa maggioranza disprezza le istituzioni”: l’intervista ad Angelo Bonelli

Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, accusa la maggioranza sulla Rai: "Difesa a oltranza di Facci come fanno con Santanchè"

“Questa maggioranza disprezza le istituzioni”: l’intervista ad Angelo Bonelli

Continuano a far discutere le frasi di Facci a commento del caso La Russa junior. Angelo Bonelli, deputato Avs e componente della vigilanza Rai, perché sono tanto gravi?
“Per prima cosa ci tengo a sottolineare che si tratta di frasi ingiustificabili e intollerabili. Detto questo, se Facci è solito scrivere su Libero, un quotidiano noto per fare titoli provocatori e offensivi nella stragrande maggioranza dei casi, è libero di farlo. Ma per lavorare in Rai ci vuole altro. Tra l’altro queste frasi sessiste non sono le prime che scrive, anzi se guardiamo alla sua storia personale vediamo che ha sempre rilasciato dichiarazioni offensive e sessiste. C’è un elenco formidabile di frasi inaccettabili. Nel 2018, in un altro suo articolo su Libero, commentando il caso di Hope Cheston, la giovane americana vittima di violenza quando aveva 14 anni e che poi ottenne un risarcimento per 1 miliardo di dollari, il giornalista scrisse: ‘La ragazza ha lamentato che ‘la mia infanzia è stata rubata’. Per quella cifra, a vent’anni, è lecito chiedersi quanti si farebbero derubare dell’infanzia non una, ma anche due, tre volte’. O ancora quando ha commentato il caso che ha coinvolto Alberto Genovese e i festini nel suo attico milanese, colpevolizzando ancora una volta le vittime ha detto: ‘È vero che uno stupro è uno stupro, ma è anche vero che chi va al mulino s’infarina. Lo status di stuprata e di puttanella possono anche convivere’. Malgrado tutto ciò, Facci è stato indicato per condurre una striscia quotidiana alle 13 su Rai 2, ossia in un orario dedicato alle famiglie. A mio avviso una persona che si esprime in questo modo non può far parte del servizio pubblico. Poi vorrei aggiungere una cosa”.

Prego
“Le sue dichiarazioni rispetto alle donne sono in violazione del codice etico e anche delle convenzioni internazionali. Dire che una ragazza ‘fatta di cocaina poi viene fatta da Leonardo Apache la Russa’ anche no grazie. Continui a scrivere su Libero perché il servizio pubblico non è per lui”.

Le opposizioni e i consiglieri Rai chiedono all’ad Sergio di interrompere la futura collaborazione con Facci. Ma il manager continua a prendere tempo. Come se lo spiega?
“Me lo spiego con il fatto che questa maggioranza, come difende Delmastro e Santanché, difende anche Facci. Vede, questa maggioranza ha una concezione padronale delle istituzioni e sente di poter fare tutto ciò che vuole. Il problema è che tutto ciò è l’opposto di cosa dovrebbe accadere in democrazia. Dal canto mio, ho presentato un’interrogazione in Commissione Vigilanza Rai per chiedere all’amministratore delegato Sergio di revocare la decisione di affidare un programma a Filippo Facci”.

Il giornalista di Libero, in un’intervista, ha ricondotto l’accaduto a un “semplice passaggio stilistico che può non piacere”, precisando che non riscriverebbe la frase incriminata. Poi si è definito vittima di attacchi volti “a colpire il governo”. Ma di scuse nemmeno l’ombra…
“Con queste parole Facci conferma di essere espressione di questo governo. In realtà noi gli contestiamo la sua modalità volgare e offensiva, inammissibile per chi ambisce a far parte del servizio pubblico. Tra l’altro Facci dice di essere stato mal interpretato ma le assicuro che non è questo il caso perché già in passato ha scritto e detto concetti dello stesso tenore”.

L’ad Sergio ha detto che l’offerta della Rai dovrà essere maggiormente pluralista e ricca. Tra palinsesti e volti nuovi, si sta andando in questa direzione?
“È evidente che la Rai si muove nel solco della lottizzazione partitocratica, come ripeteva Marco Pannella, quindi non vedo alcuna novità. Vedremo cosa accadrà. Certo è che se di fronte a quanto accaduto Filippo Facci dovesse approdare in Rai, allora sarebbe la prova di come il servizio pubblico si è piegato alle volontà della maggioranza di governo”.