Dal 6 luglio tutte le comunicazioni con valenza legale verranno inviate solamente attraverso il domicilio digitale. Ovvero, l’indirizzo di Posta elettronica certificata, la cosiddetta Pec. Cambia, quindi, la comunicazione della Pa per le multe o le cartelle e tanto altro.
Fino al 30 novembre sarà ancora possibile inviare i documenti con la classica modalità cartacea, cioè le raccomandate, ma si invitano i cittadini a registrarsi al portale Inad (Indice nazionale dei domicili digitali), accedendo al portale attraverso Spid, Cie o Cns. Quando ci si registra, si può inserire l’indirizzo Pec da utilizzare come proprio domicilio digitale.
Per cosa si userà il domicilio digitale: dalle multe alle cartelle
Una volta registrato questo indirizzo Pec, sarà possibile ricevere così tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pa: parliamo delle multe, delle cartelle e delle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e di qualsiasi altro documento prodotto dalla pubblica amministrazione. Queste comunicazioni avranno valenza legale e verranno notificate in tempo reale. I cittadini avranno sullo stesso indirizzo tutta la documentazione nell’immediato.
L’invio di documenti digitali della Pa
Le amministrazioni pubbliche dovranno verificare se per il codice fiscale del cittadino a cui inviare una raccomandata sia già stato attivato o meno il domicilio digitale. Anche gli avvocati potranno utlizzare l’Inad per inviare le notifiche in autonomia. Ricordiamo, comunque, che attualmente non è previsto l’obbligo di Pec.