Sono 667 le persone fermate la notte scorsa in tutta la Francia in seguito ai disordini collegati alle proteste per l’uccisione di Nahel, un diciassettenne di Nanterre ucciso martedì da un poliziotto. A renderlo noto è il ministro francese dell’Interno Gérald Darmanin.
Oltre 650 gli arresti compiuti la notte scorsa in Francia. Macron convoca una nuova riunione dell’unità di crisi
Nel centro di Parigi sono continuati i saccheggi, a Nanterre è in corso una vera e propria battaglia urbana fra gruppi di giovani e reparti della anti sommossa della polizia. Il presidente francese, Emmanuel Macron presiederà una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale alle 13 a Parigi, per la seconda volta in due giorni, dopo una terza notte di violenze in Francia a seguito della morte di un adolescente ucciso da un agente di polizia.
Macron, che è da ieri a Bruxelles per un vertice europeo, potrebbe quindi dover accorciare la sua presenza e rientrare prima se i lavori nella capitale delle istituzioni europee non saranno chiusi in tempo. Dovrebbe tenere una conferenza stampa prima di lasciare il Consiglio Ue.
Diverse località della banlieue di Parigi, soprattutto nel nord, nel dipartimento Seine-Saint-Denis, sono state prese d’assalto nella notte da manifestanti che protestano per l’uccisione del giovane Nahel. A Noisy-le-Grand si registrano scontri fra gruppi di giovani e forze dell’ordine. A Saint-Denis è stato attaccato il commissariato, così come quello della vicina Stains.
Le proteste sono collegate alla morte di Nahel, un diciassettenne di Nanterre ucciso martedì da un poliziotto
Incendi sono stati appiccati a Rosny-sous-Bois. Charles Aslangul, sindaco di Bry-sur-Marne, ha denunciato un attacco con molotov e razzi artigianali contro i locali della polizia municipale, con successivi incendi e saccheggi. Attaccato anche da una trentina di persone il commissariato di Alfortville. A Nantes, nell’ovest della Francia, un veicolo si è lanciato contro un supermercato, sfondando la saracinesca e dando il via ad un saccheggio. Lancio di razzi anche contro gli autobus a Grenoble, nel sud-est della Francia, con i conducenti degli autobus che si sono rifiutati di continuare a prestare servizio.
Molotov sono state lanciate contro un ufficio della polizia anche a Pau, nei Pirenei (ovest del Paese). I pompieri di Parigi e della regione Ile-de-France hanno invitato su Twitter a non intasare le linee a causa dell’enorme numero di chiamate di emergenza ricevute in queste ore. A Tour, Avignone, Nantes e Tolosa sono in azione gli uomini dei reparti speciali Gign.