I risultati della proroga degli aiuti sulle bollette, definita martedì dal governo, si sono visti ieri quando Arera ha reso noto l’aggiornamento trimestrale delle tariffe dell’elettricità sul mercato tutelato (un terzo degli utenti, gli altri sono mercato libero).
Dopo due trimestri in picchiata, torna a risalire la bolletta della luce. L’Arera: il conto sale a 1.150 euro l’anno
Dopo due trimestri in picchiata, torna a risalire la bolletta della luce. Dopo -19,5% per il periodo gennaio-marzo e -55% per aprile-giugno, per i prossimi tre mesi la variazione sarà del +0,4%: dal primo luglio il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,85 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, ha calcolato l’Arera ricordando che il governo ha confermato il rafforzamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose). Ma evidentemente il bonus sociale non è sufficiente anche perché gli oneri di sistema reintrodotti dal governo Meloni pesano sulle bollette della luce di famiglie e imprese.
La famiglia-tipo (quella che consuma 2.700 kWh all’anno e ha una potenza impegnata di 3 kW) nel mercato tutelato, che conta circa 7 milioni di utenti, un terzo del totale, pagherà 1.150 euro per l’elettricità nell’anno scorrevole (dal 1 ottobre 2022 al 30 settembre 2023), con aumento del 7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 ottobre 2021- 30 settembre 2022). Ma il calcolo dei consumatori è più salato.
Ed è “una stangata da 1.924 euro” secondo l’Unione nazionale consumatori che nei prossimi dodici mesi, nell’ipotesi di prezzi costanti, indica una spesa di 644 euro da sommare ai 1.280 del gas. Rispetto ai tempi pre-crisi (luglio-settembre 2020), il rialzo “è astronomico: +43,6%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagano 159 euro in più, +33 per cento”, aggiunge Unc.
Il Codacons si dice deluso sottolineando che “l’aumento delle tariffe elettriche arriva proprio quando crescono i consumi di energia delle famiglie, che nei mesi estivi fanno un uso intenso di condizionatori e ventilatori”. Per Assoutenti le bollette del prossimo trimestre sono “più care in media del 4,2%” rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, Stefano Besseghini, spiega che “siamo in una fase molto delicata e molto difficile da ‘leggere’, in prospettiva del prossimo inverno. Il recente aumento di alcuni indicatori ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità”. “Restano fondamentali – aggiunge – le soluzioni di risparmio ed efficienza energetica che, come consumatori, possiamo adottare per influenzare la domanda”.