Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge contenente disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Si tratta, come spiegato nel comunicato di Palazzo Chigi, della proroga di alcune delle misure attualmente in vigore per fronteggiare il caro energia. In pratica gli aiuti per le bollette che vengono parzialmente confermati.
Nel comunicato il governo parla di proroga e di azzeramento degli oneri di sistema sul gas, omettendo però una serie di particolari. Innanzitutto non si fa riferimento agli oneri di sistema sulla bolletta elettrica, che sono già stati ripristinati da aprile. Poi non si parla del fatto che non sono stati rinnovati i crediti d’imposta per le imprese. E infine si parla di un azzeramento degli oneri sul gas, ma in realtà una parte degli oneri è già ritornata.
Cosa dice il governo sul nuovo decreto bollette
Nel comunicato del Consiglio dei ministri si sottolineano le misure previste dal nuovo decreto bollette. Innanzitutto la proroga del bonus sociale per le famiglie con Isee fino a 15mila euro (che sale a 30mila con più di quattro figli). Poi la conferma della riduzione dell’aliquota Iva per il gas al 5%. E, infine, si parla di una proroga per “l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale”. E proprio qui vengono omessi dei dettagli, oltre a quelli relativi alla mancata proroga dei crediti d’imposta per le imprese.
Gli oneri di sistema sul gas non sono azzerati: il bluff del governo
Partiamo da un dato: gli oneri di sistema pesano per circa il 20% della bolletta elettrica (e qui sono già stati ripristinati) e per il 5% circa sul gas. Come sottolinea Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori, parlare di un azzeramento degli oneri sul gas è “solo uno slogan, una misura priva di veri effetti sulle tasche degli italiani, dal momento che quello che contava era lo sconto di 31,24 cent a metro cubo sulla componente UG2 degli oneri di sistema, ormai tolto, con una stangata per una famiglia tipo pari a 459 euro su base annua”.
Di cosa parla Vignola? Il precedente decreto Bollette prevedeva un ritorno di una parte degli oneri di sistema per le bollette del gas. Parliamo della componente UG2, relativa ai costi di commercializzazione. Questi oneri di sistema sono stati ripristinati parzialmente ad aprile e completamente a maggio, quindi – pur essendo una parte soltanto del complesso degli oneri – non si può di certo parlare di azzeramento.
Bollette del gas, già a maggio più alte per il mancato azzeramento degli oneri
Che questi oneri, rimasti e non cancellati come lascia intendere il governo, pesino sulla bolletta lo conferma il dato di Arera sulle tariffe del gas di maggio: a fronte di una forte discesa del prezzo della materia prima sui mercati, si è registrata una sostanziale stabilità del prezzo finale a causa di una risalita degli oneri di sistema, proprio con il ripristino della componente UG2.
Il calo della materia prima è stato del 13,2%, ma è stata annullata dal ritorno di parte degli oneri (+13%). Proprio Arera scriveva che il dato di maggio sulle bollette del gas era sostanzialmente stabile perché, “pur in presenza di un prezzo medio all’ingrosso nello scorso mese in riduzione, tiene conto del graduale azzeramento della componente di sconto UG2″. Altro che azzeramento degli oneri di sistema, dunque, ma solo degli sconti. Sempre che nel prossimo decreto, di cui ancora non c’è il testo definitivo, alla fine il governo non decida di eliminare anche gli oneri relativi alla componente UG2, attualmente ripristinati. Ipotesi improbabile, considerando che si parla solamente di proroghe.