Proclami, annunci, promesse. Gualtieri non si smentisce e rifila ai romani la bella favola con lieto fine: “Per il Giubileo del 2025 o comunque per la fine del mio mandato nel 2026 Roma sarà pulitissima”, ha detto ieri mattina su Rai Tre intervenendo alla trasmissione Agorà. L’ennesima dichiarazione d’intenti, l’ennesima pacca sulla spalla che i romani, almeno a quelli che non hanno memoria breve, non sono disposti ad accettare.
In molti si ricorderanno del grande annuncio di inizio mandato, che risale ormai a più di un anno e mezzo fa, quando il neo eletto Gualtieri prometteva una Capitale pulita entro le festività natalizie (del 2021!), grazie a un piano di pulizia straordinaria della città e a un investimento di 40 milioni di euro. Verrebbe da chiedersi che fine abbiano fatto tutti quei soldi visto che la situazione dei rifiuti a Roma non è migliorata di una virgola, come hanno denunciato anche i sindacati, preoccupati per la completa mancanza di segnali di inversione di marcia. I cassonetti traboccano, ci sono rifiuti sul ciglio delle strade: insomma, la Capitale d’Italia puzza e il sindaco sembra fare poco e niente.
Gualtieri non si smentisce e rifila ai romani la bella favola con lieto fine: “Per il Giubileo del 2025 o comunque per la fine del mio mandato nel 2026 Roma sarà pulitissima”
Adesso la scusa che ha trovato per giustificare il degrado è che “il processo di efficientamento ha portato a un rallentamento delle manutenzioni, mentre il Tar ha annullato la gara per l’acquisto di nuovi mezzi”. Ma non dispera perché a suo avviso la soluzione c’è: usare i poteri commissariali – gli stessi che gli hanno permesso di portare avanti il tanto ostacolato e criticato progetto dell’inceneritore – per comprare i camion per i rifiuti. Nel frattempo, ha annunciato che i camion li affitterà. Ne sarebbero arrivati già due e altri 40 dovrebbero arrivare sulle strade a breve.
Intanto l’olezzo che si alza dalle vie di Roma si mischia al resto dei problemi capitolini – dal degrado denunciato sulle spiagge romane ricolme di immondizia, a quello segnalato dai consiglieri capitolini di Italia Viva al Cimitero monumentale del Verano che “si presenta in molte zone abbandonato a se stesso, in una condizione manutentiva vergognosa, con erbacce e rovi che crescono senza controllo e senza che nessuno intervenga”, fino ai trasporti, con le metro a singhiozzo e il caos taxi, introvabili in diverse zone della città, che Gualtieri imputa al forte aumento del turismo internazionale e al successo dell’azione di contrasto dell’abusivismo all’aeroporto.
Proprio sui tassisti il primo cittadino ha annunciato un’ordinanza che gli consentirebbe di avere il secondo guidatore. “È inaccettabile”, ha detto, “che in alcune zone il taxi si trova e in altre si aspettano ore. Se il doppio guidatore risolverà, bene. Altrimenti”, chiosa, “dovremo percorrere altre strade”. Ma la soluzione messa in campo non piace al Codacons, che incalza il sindaco con una serie di domande: “C’è la questione delle coperture assicurative durante i turni di doppia guida: in caso di incidente stradale con colpa, magari con feriti o decessi, o di danni alle auto bianche in seguito a sinistro, chi ne risponderà, e chi sarà chiamato a risarcire i danni? Come verranno suddivisi i costi amministrativi legati a tasse e balzelli connessi alla proprietà del taxi?”.
Secondo Carlo Rienzi, presidente di Codacons, “la seconda guida serve solo ad impedire di aumentare le licenze, unica strada percorribile per risolvere l’emergenza taxi a Roma, un provvedimento che rappresenta una sconfitta per l’amministrazione capitolina e per il sindaco Gualtieri, incapaci di opporsi allo strapotere della categoria”. Insomma, tanti annunci e poche soluzioni. E Roma, intanto, continua a sprofondare tra incuria e degrado.