Dal mea culpa con tanto di scuse ai romani per “una situazione critica”, al dietrofront con cui – nemmeno 24 ore dopo – ha negato l’esistenza di “un’emergenza rifiuti”. Sembra proprio che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sia in difficoltà nell’affrontare il tema dell’immondizia che torna ad accumularsi per strada. E non può che andare così perché il primo cittadino ha costruito gran parte della propria campagna elettorale proprio sulla pulizia della Capitale dopo, a suo dire, decenni di incuria. Peccato che la situazione, come visto con tutte le precedenti amministrazioni che si sono susseguite nel tempo, non sia migliorata granché visto che ciclicamente il problema si ripresenta.
Gualtieri, sui rifiuti si passa dalle scuse alle accuse
Proprio per questo domenica, ospite a In mezz’ora in più su Rai3, Gualtieri ha candidamente ammesso la sua insoddisfazione per la situazione dell’immondizia in strada che è “in costante miglioramento” ma che non procede come da programmi del Pd. Parlando con Lucia Annunziata ha spiegato che “da qualche giorno in alcune zone della città, me ne scuso con i romani e le romane, c’è stata una situazione critica” in fatto di rifiuti. Questa, a suo dire, sarebbe stata causata dai numerosi problemi che stanno incontrando i mezzi Ama che spesso, impossibilitati a prestare servizio, sono costretti a rimanere nei depositi.
L’azienda ha scoperto che c’erano irregolarità nel modo in cui era stata esternalizzata la manutenzione dei mezzi perché si pagava troppo per fare cose che si potevano fare internamente. L’azienda ha cambiato il processo e licenziato chi era responsabile di queste irregolarità”. Tutte ragioni per le quali all’Annunziata consegnava un nuovo cronoprogramma per la pulizia della città: “Sicuramente risolveremo entro questo mandato ma spero già col Giubileo. Mi sentirò tranquillo solo quando avremo raggiunto il nostro obiettivo che richiede anni di lavoro ma siamo sulla strada giusta”.
Una convinzione che arriva dal fatto che “abbiamo preso la decisione” giusta di realizzare il “termovalorizzatore” e per l’opera di “modernizzazione di Ama”. Parole che inevitabilmente sono finite sui media, scatenando un vespaio di polemiche, e che lo stesso sindaco ha voluto rettificare con la più classica inversione a ‘u’: “Ho detto che ci dispiaceva che in alcune zone per qualche giorno ci sono stati dei problemi, che ormai sono quasi tutti superati. Sui giornali hanno un po’ ingigantito l’episodio: è sempre corretto scusarsi quando le cose non vanno al meglio ma vorrei tranquillizzare che non siamo di fronte ad alcuna emergenza rifiuti”.
I problemi con i mezzi di Ama, ha puntualizzato ulteriormente, hanno “determinato delle criticità che sono state quasi tutte superate. Me ne segnalano ancora due o tre, quindi io penso che in poche ore o pochi giorni la situazione tornerà al trend di miglioramento. Poi il nostro obiettivo di una città più pulita” si concretizzerà “sicuramente entro fine mandato ma già al Giubileo vedremo un miglioramento profondo”.
Sull’immondizia il sindaco di Roma in tilt
“Sui rifiuti la giunta Gualtieri è in confusione totale. Prima il sindaco chiede scusa per i cumuli di rifiuti in strada, poi rettifica sostenendo che non c’è nessuna emergenza e i problemi sono solo in alcune zone. Questo in totale negazione della realtà, visto che persino la Federazione italiana medici di famiglia ha sottolineato il rischio malattie e incendi” è quanto si legge in una nota congiunta dei gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Raggi.
“Roma ha un problema di sbocchi, aggravato dal guasto di Rocca Cencia, e il trasferimento dei rifiuti ci sta costando un occhio della testa” prosegue la nota secondo cui “l’esternalizzazione della manutenzione dei mezzi si sta rivelando inefficiente e incomprensibile, dato che l’amministrazione Raggi aveva riaperto un’officina di Ama e assunto oltre 40 operai manutentori. E mentre Gualtieri fa licenziare gli stessi dirigenti che lui ha collocato in quelle posizioni, chiede al governo Meloni più finanziamenti per Ama. Gli stessi finanziamenti che lui, quando era ministro delle Finanze, ha negato alla Capitale”.
Insomma, concludono i pentastellati, “diventano sempre più profetiche le parole di chi sosteneva che l’emergenza rifiuti avrebbe aumentato il consenso all’inceneritore. Anche perché delle alternative non si parla: della realizzazione di impianti utili alla differenziata non c’è traccia. E quelli sì che si potrebbero realizzare con i milioni del Pnrr che rischiamo di perdere”.