Migranti, il Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea ha trovato un accordo nonostante le diverse tensioni ma soprattutto disaccordi che sono emersi da alcuni Paesi come Ungheria e Polonia. L’Italia sembra essere invece soddisfatta.
Migranti, l’Ungheria di Orban e la Polonia contro l’accordo Ue
Il nuovo patto per i migranti dell’Unione Europea non ha messo tutti d’accordo. Il Consiglio Affari Interni dell’Ue ha trovato al fotofinish un accordo nell’ultimo incontro tra Stati membri. Il patto si sviluppa su due piani principali: la definizione di nuove politiche comuni di controllo delle frontiere europee, che potrebbero prevedere anche la detenzione di minori negli hotspot Ue, sul modello greco e il raggiungimento di un meccanismo europeo di ricollocamento dei richiedenti asilo, per cui agli Stati è data la possibilità di non accettare migranti ricollocati dai paesi di primo ingresso, pagando una quota per ogni persona non accolta.
L’Italia è soddisfatta
Tuttavia il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si dice “molto soddisfatta del risultato raggiunto al vertice di Lussemburgo”. L’accordo, sottolinea Tajani, è “un primo passo importante“. Sembra di tutt’altro avviso il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine del vertice: “L’Italia ha avuto una posizione di grande responsabilità e ha trovato corrispondenza da altri Paesi. Abbiamo cercato di rendere attuabili le procedure di frontiera, processo che noi riteniamo debba andare avanti. Riteniamo che sia un giorno in cui parte qualcosa e non solo sia un giorno di arrivo”.