Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nuove regole in tema di concorsi pubblici. Una norma che si inserisce tra gli interventi del Pnrr per la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative. Come spiegato in una nota, la novità principale dello schema di decreto è l’individuazione di un limite massimo di sei mesi per la conclusione delle procedure concorsuali.
Per i concorsi della Pa, la pubblicazione dei bandi avverrà attraverso il portale di reclutamento inPa e sul sito istituzionale del singolo ente che mette a bando il concorso. Tra le novità c’è anche una particolare attenzione alla rappresentatività di genere, con “l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione”. Si prevedono, inoltre, specifiche tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento.
Cambia la selezione del personale della Pubblica amministrazione, via libera del Consiglio dei ministri ai nuovi concorsi pubblici
Come spiega il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri ha lo scopo di tracciare “la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza”.
Zangrillo sottolinea che la riforma dei concorsi è fondamentale in vista delle 170mila assunzioni previste per il 2023 nella pubblica amministrazione: “La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati, una garanzia per le amministrazioni. Mettiamo a terra importanti passi sulla digitalizzazione dei nostri processi per una pubblica amministrazione attrattiva ed efficiente”.