Papa Francesco si è sottoposto, al Policlinico universitario Gemelli di Roma, a un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominali con protesi. A dare notizia del nuovo ricovero del pontefice, che dovrebbe durare qualche giorno, è stato questa mattina il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, dopo l’udienza generale.
L’intervento è stato effettuato dalla stessa equipe che ha seguito il pontefice due anni fa, ed è guidato dal professore Sergio Alfieri. Bergoglio, al termine dell’operazione, è stato riportato nel suo appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli. La sala stampa vaticana ha comunicato che l’intervento è durato tre ore e non si sono presentate complicazioni.
Come sta il pontefice dopo l’intervento: è “sveglio e vigile”, parla il chirurgo
Dopo l’intervento Papa Francesco “è sveglio e vigile”, come spiegato in conferenza stampa da Sergio Alfieri, il chirurgo del Gemelli che ha operato il pontefice questo pomeriggio di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. “Ha fatto la prima battuta”, dice Alfieri, che ha confermato che si tratta di un intervento programmato e che non ha presentato complicazioni. Sull’intervento, il chirurgo spiega: “Si sono liberate queste cicatrici interne e la difficoltà di transito con una plastica e con l’ausilio di una rete protesica. Il Santo Padre ha reagito bene”.
Il chirurgo sottolinea che la patologia che ha portato a decidere per l’intervento è “benigna, non ha altre malattie”. Per questo tipo di interventi, ha spiegato l’equipe medica, la degenza è solitamente di cinque-sette giorni.
Papa Francesco si sottopone a un intervento di laparotomia: prevista una degenza di diversi giorni
Nel primo pomeriggio Bergoglio è stato sottoposto all’intervento in anestesia generale: “L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”.
È prevista una degenza, all’interno della struttura sanitaria, di diversi giorni, come ha spiegato ancora Bruni. Il ricovero sarà necessario per “permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”. Nella giornata di ieri, martedì 6 giugno, il Papa era già stato al Gemelli per alcuni controlli che erano stati definiti già programmati, ma che probabilmente hanno portato alla decisione di procedere con l’intervento che è previsto per oggi pomeriggio.
All’udienza generale il pontefice aveva parlato nuovamente della pace in Ucraina, chiedendo di perseverare “nella carità cristiana e nel sostegno agli ucraini”. L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, ha augurato al Papa una pronta guarigione, sottolineando che “il mondo ha bisogno di lui”.