Secondo le autorità russe, Kiev ha commesso “un atto di terrorismo” attaccando la diga di Nova Kakhovka e provocando inondazioni con lo scopo di “impedire le operazioni offensive dell’esercito russo” sul fronte di Kherson. A sostenerlo è il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, accusando gli ucraini di aver aumentato anche lo scarico delle acque da una diga a monte, quella di Dnipro, per rendere più gravi le inondazioni. “Questo fatto – ha affermato Shoigu – mostra un sabotaggio su vasta scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev”. Al momento sono 24 i villaggi sono allagati dopo l’attacco alla diga di Nova Kakhovka, che ha provocato un ingente squarcio nella struttura dello sbarramento artificiale.
Il ministro della Difesa russo Shoigu accusa gli ucraini di aver attaccato la diga di Kakhovka e aumentato lo scarico delle acque da quella di Dnipro
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva riferito, questa mattina, che “la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma per il mondo intero che (i russi, ndr) devono essere espulsi da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché lo usano per il terrore. È solo la vittoria dell’Ucraina che restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro. Tutti i servizi funzionano”.