La Camera americana approva l’accordo per alzare il tetto del debito e le Borse mondiali brindano, con Milano maglia rosa fra le piazze finanziarie dell’Europa. Il Ftse Mib giovedì ha guadagnato il 2,01% a 26.575 punti. Il via libera avvicina Washington a lasciarsi alle spalle l’incubo del default.
L’intesa deve essere ora approvata dal Senato e poi arrivare sulla scrivania di Joe Biden per la scontata firma prima del fatidico 5 giugno, giorno in cui gli Stati Uniti potrebbero rimanere con le casse vuote e non riuscire a onorare i loro obblighi.
L’intesa alla Camera sul debito salva Biden: democratici e conservatori votano insieme
Con 314 voti a favore e 117 contrari la Camera ha approvato il provvedimento che alza il tetto del debito ma impone anche paletti alle spese federali per i prossimi due anni, accelera i permessi per i grandi progetti energetici, taglia i nuovi fondi per l’agenzia delle entrate americana e introduce standard per l’accesso ai programmi di assistenza sociale.
Il via libera rappresenta una vittoria per lo speaker Kevin McCarthy e – secondo gli osservatori – segnala come Washington sia ancora in grado di funzionare nonostante le profonde divisioni politiche. “Abbiamo fatto la storia perché quello approvato è il provvedimento con i maggiori tagli e risparmi mai votato dal Congresso”, ha detto il leader dei repubblicani alla Camera celebrando l’approvazione e la sua vittoria personale.
A Capitol Hill in molti erano convinti che McCarthy non ce la facesse a spuntarla contro i repubblicani dell’ala più estremista. Invece 149 conservatori hanno votato insieme a 165 democratici e garantito il disco verde all’accordo, fornendo un raro esempio di collaborazione bipartisan.
Biden si salva: evitare la recessione prima delle elezioni presidenziali è fondamentale
Soddisfatto anche Biden. Il presidente ha lodato la Camera per “l’importante passo in avanti per prevenire il primo default della storia e proteggere la storica ripresa economica del Paese”. Per Biden evitare una recessione nei prossimi mesi e soprattutto nel 2024, quando gli americani saranno chiamati a votare per le presidenziali, è cruciale: uno stop dell’economia infatti ridurrebbe le chance per un suo secondo mandato alla Casa Bianca.
Nei sondaggi Biden è già in difficoltà rispetto ai rivali Donald Trump e Ron DeSantis, e molti all’interno del suo stesso partito nutrono dubbi sulla sua ricandidatura, soprattutto a causa dell’età avanzata. Ma Wall Street per ora non guarda alle elezioni e brinda all’approvazione dell’accordo sul tetto del debito. I listini americani guadagnano quasi l’1% e nella speranza che la Fed si prenda una pausa nella sua aggressiva campagna di rialzi dei tassi contro l’inflazione.