Ieri mattina Andrea Urbani è stato nominato dalla giunta regionale guidata da Francesco Rocca “Direttore della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria”. Una nomina scontata visto che Urbani lavorava come anticipato da La Notizia (e dietro sua ammissione) già da diversi mesi per la Regione Lazio nel ruolo di consulente senza essere formalmente assunto, dove ha audito i direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere su questioni contabili.
Il governatore Rocca ha nominato ieri il suo consulente Andrea Urbani a capo della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria
Ma sull’atto di nomina nonostante Urbani da mesi occupi l’ufficio che solo oggi gli appartiene di diritto è stato scritto che all’avviso per il conferimento dell’incarico di Direttore della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria” hanno risposto 5 soggetti esterni. Un atto pubblicato dall’amministrazione regionale, sul BUR n. 35 del 2 maggio 2023 e sul sito istituzionale della Regione Lazio, scaduto il 12 maggio 2023, peccato che il posto a quanto sembra era già occupato.
Ma se a marzo Urbani era senza contratto oggi può addirittura vantarne due. Proprio così Urbani fresco di nomina da direttore regionale della salute l’8 maggio è stato conferito di un ulteriore incarico fiduciario nella posizione denominata “Progetti Speciali”, istituita nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio. Il dott. Andrea Urbani ha sottoscritto infatti un contratto individuale di lavoro a tempo pieno e determinato della durata di cinque anni che prevede un compenso annuo di 70mila euro integrato da un indennità annua di 44mila euro.
Denaro che va ad aggiungersi ai 155mila euro annui per l’incarico di Direttore della Salute regionale che ha la durata di tre anni. Contratti su cui non sembrerebbe almeno per il momento esserci incompatibilità visto che il ruolo “speciale” per Urbani si legge nell’atto l’Anac “ha chiarito (da ultimo con deliberazione 803/2019) che l’incarico di responsabile degli uffici di diretta collaborazione degli organi di indirizzo politico è espressamente sottratto alla disciplina delle inconferibilità e delle incompatibilità di cui al d.lgs. n. 39/2013”.
Chi è Andrea Urbani
Urbani, 59 anni, laureato in Economia e commercio è stato direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute e nel 2020 fece uscire dal commissariamento la Sanità del Lazio Urbani e oggi dai primi atti di questa nuova amministrazione (blocco assunzioni e bandi) sembrerebbe esserci tutta l’intenzione di commissariare di nuovo la sanità laziale. Urbani è anche tra gli indagati dalla procura di Bergamo per la mancata estensione della Zona Rossa ed era finito in una maxi inchiesta delle fiamme gialle di Catanzaro per degli emolumenti aggiuntivi erogati ad una Task Force veterinaria quando era sub-commissario in Calabria insieme al commissario Massimo Scura. Entrambi erano stati chiamati dal Governo nel 2016 ad attuare il piano di rientro.