Danni ingenti in Emilia-Romagna sono stati già calcolati, mentre l’emergenza maltempo è ancora in corso in molte zone colpite dall’ultima alluvione, ma già interessate dalle violente precipitazioni del 2 e 3 maggio. Quanto è accaduto in decine di comuni, dove è tuttora allerta rossa, rischia di mettere in ginocchio l’intera regione, soprattutto il comparto dell’agricoltura. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime, sono 13. Gli sfollati restano oltre 10mila.
Emilia-Romagna, danni per milioni di euro a causa dell’alluvione
“Avevamo stimato circa un miliardo di danni due settimane fa, pensate adesso quanto cresceranno” ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nel corso di una conferenza stampa sul maltempo nella sede dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile di Bologna. “Una quantificazione reale dei danni – ha spiegato il governatore – l’avremo abbastanza a breve, nel giro di qualche giorno verrà fatta: appena l’emergenza della messa in sicurezza di tutte le persone possibili” sarà finita, “cominceremo ad attivarci per la parte di rendicontazione dei danni pubblici e privati”.
Per Bonaccini saranno necessari “provvedimenti urgenti e straordinari: tutto quello che andrà fatto, lo dovremo fare”. Il governatore dell’Emilia-Romagna ritiene “molto importante” la “vicinanza del Governo e dello Stato”. “Siamo in contatto con diversi ministeri – ha affermato – per mettere in campo tutti gli strumenti che servono per ripartire”, ma “adesso dobbiamo riuscire a mettere in sicurezza fino all’ultima persona possibile. Sarà un lavoro gigantesco, ma prima pensiamo alle persone”.
Bonaccini: “Servono provvedimenti urgenti”
Il maltempo che si sta abbattendo ormai dall’inizio del mese in Emilia-Romagna, sta causando danni ingenti in termini economici, ma non solo. “La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro. Come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c’è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti. Purtroppo abbiamo una grande esperienza in materia. Le istituzioni devono avere l’ossessione di stare vicine alle persone” ha detto a Rai3 il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Coldiretti lancia l’allarme per l’agricoltura
“Il settore più colpito – precisa la Coldiretti – è quello dell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive. Si rischia – spiega la Coldiretti – di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la “fruit valley” italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro”.
“Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono”, le parole del presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari annunciati dal Governo.
“Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario – ha detto il numero uno dell’associazione – un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole. Gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”.