In Emilia-Romagna e nelle Marche è ancora allerta rossa

In Emilia-Romagna e nelle Marche l’alluvione ha fatto nove morti, 13mila sfollati e danni per miliardi. Ben 14 fiumi sono esondati.

In Emilia-Romagna e nelle Marche è ancora allerta rossa

Numeri da bollettino di guerra in Emilia-Romagna e Marche. Dove l’alluvione ha fatto nove morti, 13mila sfollati e danni per miliardi. Anche oggi è di nuovo allerta rossa.

In Emilia-Romagna e nelle Marche l’alluvione ha fatto nove morti, 13mila sfollati e danni per miliardi. Ben 14 fiumi sono esondati

Piogge battenti che in poche ore scaricano a terra l’equivalente di tre mesi di precipitazioni e torrenti che si trasformano in impetuosi fiumi che dilagano nelle campagne e nelle città dell’Emilia Romagna. Se qualcuno prova un fastidioso senso di déjà vu è perché quanto sta accadendo in queste ore, seminando morte – al momento sono nove le vittime accertate – e distruzione, è la riproposizione di quello che è accaduto il 2 maggio scorso proprio in questi stessi territori.

Da Cesena a Ravenna, gran parte della Regione è finita sott’acqua con ben 14 fiumi che sono esondati causando una situazione addirittura peggiore rispetto a quella di due settimane fa. Il problema è che al momento nulla fa pensare che la situazione possa migliorare visto che le precipitazioni non si arrestano al punto che per tutta la giornata odierna è prevista l’allerta rossa sulla Regione.

Musumeci: “Nulla sarà più come prima, il processo di tropicalizzazione ha raggiunto anche l’Italia”

“Nulla sarà più come prima, il processo di tropicalizzazione ha raggiunto anche l’Italia”. Queste le parole con cui il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha raccontato la devastazione che sta mettendo in ansia tutto il Paese. “Serve un approccio nuovo dal punto di vista del sistema idraulico su tutto il territorio nazionale. Quello che è accaduto in Emilia Romagna era già accaduto ad Ischia e potrà accadere in tutte le altre zone del Paese” ha continuato il ministro aggiungendo che “se abbiamo immaginato una rete di distribuzione di acque piovane in un centro abitato capace di assorbire 1.000 mm in 12 mesi dobbiamo adesso pensare ad un sistema di raccolta d’acqua che dovrà assorbire 500 mm in 48 ore”.

Lo stesso ha aggiunto che nel prossimo Consiglio dei ministri, previsto per martedì, verranno stanziati altri fondi e verrà dichiarato “lo stato d’emergenza” e che entro un anno verrà messo in moto “un piano nazionale sul dissesto idrogeologico”. Che siamo davanti a un vero e proprio dramma lo si capisce anche dalle dichiarazioni del governatore dem, Stefano Bonaccini, che per descrivere quanto sta accadendo ha affermato che “a pochi giorni dall’anniversario della prima scossa di terremoto del 2012, non esito a dire che siamo di fronte ad un altro terremoto” per la portata dei danni causati.

Meloni: “Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio”

“Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio” è quanto ha affermato la premier Giorgia Meloni, dall’Alaska dove ha fatto scalo per partecipare al G7 che si terrà in Giappone, intervenendo in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione Civile sulla situazione meteo e sulle criticità in Emilia Romagna. Solidarietà anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che già ieri mattina ha telefonato al governatore Bonaccini.

Intanto con il maltempo che ancora imperversa sulla Regione, di ora in ora si fa sempre più pesante il bilancio provvisorio delle vittime. Al momento quelle accertate sono nove di cui tre a Forlì, altrettante nel cesenate, una nel ravennate e due nel bolognese. Drammatica anche la situazione di quanti sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni visto che sono già oltre 13 mila, un numero che rischia di aggravarsi ulteriormente.

Un’emergenza destinata a produrre gravi problemi per i residenti della zona tanto che i sindacati bancari hanno chiesto all’Abi, in una lettera, di invitare le banche a concedere lo smart working ai lavoratori delle zone alluvionate e di avviare la sospensione e rateizzazione dei prestiti ai residenti delle zone colpite.

 

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