I soldi del Pnrr? Dateli a noi perché siamo più bravi. È in estrema sintesi il concetto alla base della mozione presentata martedì dalla Lega durante la seduta del consiglio regionale lombardo. La mozione impegna il governatore Attilio Fontana ad attivarsi col governo centrale perché proponga alle istituzioni europee una rivisitazione del Pnrr a favore di Regioni, Lombardia in primis, che secondo i firmatari del documento hanno dimostrato di saper sviluppare e concretizzare i progetti compatibili con le risorse del Piano.
Per il M5S è necessario monitorare i progetti legati al Pnrr. Intanto la Lega in Sardegna fa muro contro i colleghi lombardi
“Sembra di essere tornati ai tempi della Lega Nord di bossiana memoria”, dice Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Pirellone, “con una contrapposizione tra nord e sud che ha creato una frattura all’interno del Carroccio, tanto che durante il mio intervento in aula ho letto un articolo dell’Unione sarda che riportava le parole del coordinatore della Lega in Sardegna Michele Pais e dell’ex coordinatore regionale sardo del partito di Salvini, Dario Giagoni, che, pur cercando di gettare acqua sul fuoco, hanno detto a chiare lettere che i fondi destinati al Sud e alle isole non vanno messi minimamente in discussione”.
L’eco della mozione presentata dai Cinque Stelle in Regione Lombardia deve essere evidentemente rimbalzata fino in Sardegna: “Alessandro Solinas, nostro capogruppo nel consiglio regionale sardo”, spiega infatti Di Marco, “che ha sollevato il caso in assemblea, ha richiesto che anche in Sardegna si istituisca una Commissione speciale consiliare finalizzata al monitoraggio degli interventi del Pnrr, così come abbiamo richiesto e ottenuto in Lombardia”. “Proprio a proposito di quanto successo martedì, forse sarebbe stato più utile attendere proprio l’avvio dei lavori della commissione del Pnrr, luogo dove noi con la giusta attenzione possiamo accendere un faro su quello che sta accadendo e su quello che si deve fare nei confronti del governo nazionale o degli enti che stanno gestendo questi fondi”, aggiunge Di Marco.
“Un esempio?”, prosegue il capogruppo pentastellato, “nella mozione della Lega non si fa minimamente cenno allo stato di avanzamento degli ospedali di comunità, quelli in teoria sono interventi finanziati dal Pnrr, probabilmente hanno talmente tanta vergogna rispetto al probabile basso stato di avanzamento che hanno preferito non inserirle nella mozione. Loro dicono di essere così bravi, così efficienti, sono sempre pronti a sventolare l’orgoglio lombardo, eppure lo hanno dimenticato. Il motivo dal mio punto di vista è che non sono messi bene con questo genere di investimenti, quindi la questione che come 5 Stelle poniamo è: prima di andare a chiedere ulteriori fondi, riesci a farmi capire a che punto sei con quelli che stai gestendo? Come si possa parlare oggi, con i ritardi che il governo Meloni ha già accumulato, di revisione e quindi di ulteriori perdite di tempo, è davvero incomprensibile. A meno che l’obiettivo della Lega non sia proprio quello di mettere ancor più in difficoltà l’esecutivo”.
Nella stessa seduta del consiglio regionale di martedì è stata bocciata una mozione sulla sanità presentata dal Partito democratico. Dice Di Marco: “La mozione riguardava i tre filoni che anche noi come Cinque stelle condividiamo: l’assenza di medici di base, il tema delle liste d’attesa e la questione dei tagli al fondo sanitario nazionale da parte del governo Meloni. Era un atto di indirizzo politico che chiedeva a Regione Lombardia di invertire la rotta, di concentrarsi maggiormente sulla sanità pubblica, fare delle azioni per incrementare il numero dei medici di base”.