Mentre i sindacati sono in rivolta contro la delibera regionale del Lazio che di fatto blocca le assunzioni del personale sanitario, il governatore Francesco Rocca, forte della sua esperienza di un anno come direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea, starebbe cercando di attuare il vecchio progetto di delocalizzare il Policlinico Umberto I.
Rocca, forte della sua esperienza come dg del Sant’Andrea, starebbe cercando di attuare il vecchio progetto di delocalizzare il Policlinico Umberto I
Un’idea che vedrebbe tra i suoi sostenitori il consigliere della Corte dei Conti Alberto Stancanelli, oggi capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e grande amico di Rocca. I due, dopo una riunione sul tema, avrebbero deciso di rilanciare il progetto che prevede di spostare il Policlinico sulla Tiburtina, vicino all’ospedale Pertini, spalancando le porte alla trasformazione dell’attuale sede dell’Umberto I in una “cittadella“ ancora tutta da definire ma che ospiterebbe un ampio spazio per l’università La Sapienza, un albergo per i parenti degli studenti oltre a due padiglioni del Demanio.
Un piano che Rocca pare consideri “geniale” perché sarebbe attuato con una rimodulazione dei Fondi del Pnnr, di quelli dell’Expo 2030 e del Giubileo ma anche di qualche privato. Così mentre gli ospedali rischiano il collasso a causa della carenza di personale ed i cittadini sono costretti a rivolgersi alle strutture private per l’impossibilità di effettuare esami diagnostici da prima della pandemia, Rocca sarebbe tutto preso dalla sua personale visione di sanità che lo ha visto in questi anni allestire tendopoli e reclutare volontari che hanno lavorato negli appalti vinti dalla Croce Rossa nelle emergenze che hanno colpito il Paese.
Una visione ben nota già in campagna elettorale, quando Rocca vantava nel suo curriculum di aver suggerito lui all’ex assessore alla Sanità Alessio D’Amato di mettere un hub per i vaccini anti-Covid alla Stazione Termini. Il centrodestra sembra avere un debole per le cittadelle. Come aveva anticipato La Notizia, sempre nel Centrodestra girava l’idea di trasformare l’ex Forlanini in un’ospedale pediatrico o in una Rsa o addirittura di ampliare l’ospedale San Camillo, l’importante era bloccare l’acquisto dell’immobile da parte della Santa Sede che ha bisogno di una nuova struttura per il Bambino Gesù del Gianicolo.
Un’altra idea che, anche in questo caso, non sembra risentire del fatto che non ci sia personale sufficiente negli ospedali già esistenti: l’importante è costruire nuovi edifici per utilizzare i fondi del Pnrr, come sta accadendo in tutta Italia con le case di comunità che sono rimaste per la maggior parte completamente vuote ma su cui sono stati investiti ben 2 miliardi.
Intanto il dg dello Spallanzani Vaia reclama un secondo incarico al ministero
A chiudere il quadro sono i soliti giochi di potere per le assegnazioni delle poltrone. Secondo le fonti consultate da La Notizia il presidente del Lazio Francesco Rocca avrebbe discusso con il direttore generale dello Spallanzani Francesco Vaia. Il motivo è che Vaia avrebbe fatto richiesta al governatore di poter mantenere il suo incarico allo Spallanzani ma allo stesso tempo di poter assumere il posto di direttore generale della prevenzione sanitaria al ministero della Salute (al posto di Giovanni Rezza in scadenza di contratto).
Richiesta che sarebbe stata rifiutata in tronco per dei trascorsi tra Vaia e Rocca che avrebbero impedito a quest’ultimo in passato di fare il commissario allo Spallazani. Nessun doppio incarico, quindi, per Vaia ma solo per Rocca che tra critiche e lettere continua indisturbato a ricoprire il ruolo alla Croce Rossa Internazionale nonostante i comitati di alcune Cri (come in Spagna e in Argentina) si siano opposte e lo stesso statuto dell’associazione umanitaria invochi una neutralità politica che con Rocca, eletto con il Centrodestra alla guida del Lazio, è passata in secondo piano.