“È una libera scelta dell’Alto rappresentante, una candidatura presentata da Di Maio stesso quando era ministro degli Esteri. Non è il candidato del Governo, è una candidatura individuale”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, risponde alle domande dei giornalisti in merito alla nomina di Luigi Di Maio come inviato dell’Unione Europea per il Golfo Persico.
Fa discutere la decisione dell’Alto commissario per la politica estera dell’Ue Borrell di indicare Luigi Di Maio come inviato per il Golfo Persico
“È una scelta legittima di Borrell, non del Governo italiano, non è una indicazione dell’esecutivo attuale e non ha nulla a che vedere con noi, si tratta di scelte che non ci riguardano”, ha sottolineato Tajani.
“Con tutti i diplomatici di carriera che hanno fatto tanto in Italia ed in Europa mandare a mediare il signor Di Maio Luigi è curioso” ha detto, invece, il vice premier Matteo Salvini. “Non è l’unica iniziativa curiosa da parte delle istituzioni europee – ha aggiunto il leader della Lega – che sono più ideologiche che pragmatiche. Penso alle direttive case green, auto green, carni sintetiche, formaggi finti, vini farlocchi”.
“Conto che ci ripensino perché in Italia ed in Europa ci sono mediatori con curriculum assolutamente superiori rispetto al pur rispettabile ex ministro degli Esteri. Non è una questione personale” ha concluso Salvini.