La coppia vacilla e mostra diversi segni di cedimento come relazione sociale stabile. In radio, da anni, è diventata però un elemento imprescindibile per moltissime trasmissioni. Un modello che non sempre genera risultati brillanti, ma che nel caso di Isabella Eleodori e Alberto Davoli, con il loro Happy Together su Radio Monte Carlo, ha funzionato benissimo e oggi accompagna la pausa pranzo di moltissimi italiani. Un matrimonio artistico – Davoli-Eleodori – che unisce due personalità diverse capaci di fondersi in un unicum sempre interessante. Così i due Dj si incastrano alla perfezione: un raro esempio di quando 1+1 fa 3 invece che zero.
Isabella, partiamo dalla tua avventura a Lady Radio. Le tue sensazioni in quel gruppo con la direzione artistica di Carlo Conti, i suggerimenti che ti hanno aiutato a crescere come professionista…
I. E. “La mia avventura a Lady Radio cominciò in una afosa domenica d’agosto. Mi presentai alla porta dell’emittente con un provino su una cassetta da lasciare al nuovo direttore Carlo Conti, già famoso in Toscana. Mai avrei pensato fosse in ufficio anziché in spiaggia a rosolarsi al sole, invece… fui fortunata. Pochi mesi ed ero in palinsesto. A Firenze furono quattro anni importanti e di grande divertimento anche per le incursioni in diretta degli amici Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni e Cristiano Militello. Imparai a essere professionale e istintiva contemporaneamente. A condurre, intrattenere, e impegnarmi seriamente. Carlo ci spronava a mettere la radio davanti a tutto, anche ai problemi personali che, era solito dire, dovevamo lasciare fuori dalla porta, tanto nessuno ce li avrebbe portati via. Mi stavo preparando per il grande salto verso il network. Infatti, poco dopo arrivò la proposta di Linus per Radio Capital”.
I temi trattati a Happy together riguardano argomenti ben precisi, senza concessioni a pettegolezzi, ma con molta attenzione all’ambiente e agli animali.
I. E. “Happy Together, il nostro programma su Radio Monte Carlo, è un salotto dove io e Alberto siamo riusciti a creare un clima disteso e inclusivo, fatto di ottima musica e argomenti anche importanti, trattati con la giusta leggerezza. Entrambi abbiamo a cuore i temi legati all’ambiente e agli animali, ma ci piace anche prenderci in giro e raccontare le nostre debolezze, trasformandole in siparietti divertenti e ironici. Passerà sicuramente alla storia quel pomeriggio di dicembre di tre anni fa quando arrivò in studio a sorpresa Robbie Williams mentre presentavamo in diretta il suo ultimo disco: lanciai un urlo che ancora echeggia nel palazzo! Quello a cui teniamo di più, comunque, è il rapporto di confidenza ed empatia che abbiamo creato con gli ascoltatori che ormai ci fanno sentire parte della loro quotidianità”.
Alberto, ci racconti de Gli Stereotìpi, la tua trasmissione a 101 con Dari Desi?
A. D. “La ricordo sempre con piacere, è stato un momento professionale importantissimo. Con l’amico Dario Desi ogni sera dalle 21 a mezzanotte raccontavo i fatti del giorno attraverso le voci dei protagonisti. I temi erano quindi spesso scomodi o non propriamente leggeri. Si passava dal costume alla cronaca con disinvoltura: evidentemente avevamo trovato la chiave corretta per portare in onda uno spettro così ampio di notizie. Un audio, un’intervista, una gaffe giornalistica, tutto alimentava quel contenitore serale che è diventato in breve tempo uno spazio di riflessione condivisa, spesso anche di rottura. “Siate scomodi!” ci disse il direttore dell’epoca. E fu così: siamo stati detestati da molti (soprattutto dai colleghi giornalisti…) ma, grazie anche al lavoro di una stimata squadra autorale, abbiamo toccato uno share di prim’ordine e uno dei momenti più appaganti della mia carriera”.
Nella radiofonia degli ultimi decenni è cambiato moltissimo, Radio Monte Carlo è sempre rimasta fedele a un certo stile musicale, a prescindere dalle mode passeggere…
A. D. “Poche altre radio italiane riescono a vantare radici così profonde. Radio Monte Carlo è un prodotto riconoscibile e rassicurante. Il merito va sicuramente a una squadra di conduttori garbata, empatica, lieve ma non leggera e sempre dalla parte di chi ascolta. Il catalogo musicale è accurato e, se da un lato, ricorre a brani immortali, dall’altro, non esclude le nuove tendenze, selezionandole in maniera meticolosa. Un esempio? Samara Joy, ventitreenne vincitrice dei Grammy Awards 2023, da noi è in onda da tempo. Insomma, RMC si riconosce dalla qualità. Con parole e musica facciamo il possibile per condurre chi ci ascolta in un’oasi di serenità, mettendo in un angolo il tanto (troppo) grigiore dei tempi in cui viviamo”.