L’oggetto dell’appalto è chiaro: “gestione dei social media della Camera dei Deputati”. Sembrerà uno scherzo e invece no. A quanto pare nessuno dell’ufficio comunicazione interno può gestire gli onorevoli social, tanto che occorre rivolgersi all’esterno, appaltare il servizio e pagare. Fior fior di quattrini, peraltro.
Assegnata la gara per la gestione dei social media della Camera dei Deputati. Ma sotto le pubblicazioni i like latitano
Secondo la documentazione ufficiale, infatti, nei prossimi due anni gestire le varie pagine della Camera dei Deputati costerà ben 214mila euro. “L’appalto – come si legge sul sito istituzionale di Montecitorio – ha ad oggetto le seguenti prestazioni da svolgersi mediante presidio: il servizio di consulenza strategica e supporto alla definizione dei contenuti e dei presidi social media; la gestione e il monitoraggio di account social media della Camera dei deputati, la presentazione di rapporti periodici sintetici e analitico-qualitativi; lo svolgimento di iniziative di formazione e aggiornamento”.
Insomma, non solo gestione ma addirittura un report e sessioni di formazione e aggiornamento per rendere tutto e tutti più instagrammabili, chissà. C’è da dire che in realtà l’importo concordato con la società vincitrice dell’appalto (il Consorzio Digitouch Public Service di Milano) è anche minore rispetto a quanto inizialmente avrebbe voluto spendere l’istituzione oggi presieduta da Lorenzo Fontana: ben 330mila euro. Verrebbe da dire, dunque, che ci è andata bene. E speriamo adesso vada bene anche alla stessa Camera dei Deputati. L’obiettivo, vista la mole di spesa, è sicuramente crescere nel seguito social, cosa che attualmente non è così scontata. Basta andare sulle principali pagine social per rendersi conto che i like sotto i vari post scarseggiano. Vedremo se il gioco (e la spesa, soprattutto) varrà la candela.
Dal Bilancio di Montecitorio emerge che nei prossimi tre anni per curare la comunicazione sarà speso mezzo milione di euro in più
Certo è che, al di là di foto e video da postare e spammare sui social, per Fontana la comunicazione ha un ruolo importante per la Camera dei Deputati. Almeno questo è quello che sembra andando a leggere alcune voci del bilancio di previsione 2023 della Camera dei Deputati. Da qui emerge infatti un mezzo milione di euro in più nei prossimi tre anni per curare la comunicazione della Camera. La cifra dedicata alla maxi voce della comunicazione istituzionale fa segnare un balzo rispetto alla precedente gestione. Per il 2023, infatti, sfonderà il tetto dei 3 milioni di euro, passando dai 2.970.000 euro dell’anno in corso a 3.345.000 euro del 2023. Un’impennata del 12 per cento. Nello specifico il capitolo dedicato ai “servizi per la comunicazione esterna” (componente di quella più generale della comunicazione esterna), legata all’immagine dell’Istituzione e del presidente che la guida, supera la soglia del milione di euro, passando da 965mila euro a un milione 185mila euro.
La crescita dell’impegno economico sulla comunicazione non si fermerà nemmeno negli anni successivi: nel 2024 la comunicazione istituzionale sarà di 3,6 milioni. Questa maxi voce include pure le produzione informatica di atti e documenti, che vedrà lievitare i costi di 150mila euro, e i servizi fotografici per cui sono previsti costi pari a 160mila euro. Nel 2025 la scalata proseguirà, attestandosi sulla somma di 3,8 milioni con un incremento netto di 830mila euro rapportato a quanto speso nell’ultimo anno da Roberto Fico. Speriamo ovviamente che anche in questo caso ne valga la pensa. Niente paura: saremo aggiornati tramite social.