L’Aquila ricorda la tragedia del terremoto che sei anni fa, il 6 aprile 2009, colpì duramente il capoluogo abruzzese. Un evento che ha stravolto la vita dei cittadini e il volto di una città che ancora oggi deve riprendersi dagli effetti di quell’immane catastrofe.
L’Aquila ricorda il terremoto dopo 14 anni dalla tragedia
Sono passati 14 anni dal terribile terremoto che colpì L’Aquila, alle 3.32 del 6 aprile 2009. Una tragedia che causò 309 morti, 1.600 feriti e 80.000 sfollati. Una catastrofe che sembra ancora viva nelle strade della città abruzzese con i cantieri che continuano a esserci e una ricostruzione che deve ancora essere completata.
La denuncia arriva dagli stessi cittadini, come Roberta Gargano, tra i soci fondatori dell’associazione Città di Persone che raggruppa residenti e commercianti del centro storico. “Tentennano l’illuminazione pubblica, il ritiro della spazzatura, gli allacci ai servizi. Mancano i parcheggi. Molti residenti non riescono ancora a rientrare per queste problematiche, sono infatti tante le case in affitto e in vendita”, racconta Gargano puntando poi l’attenzione sulla mancata ricostruzione sociale, sull’aumento di psicofarmaci, droghe e microcriminalità. “Servono percorsi di partecipazione che ricostruiscano la città”, afferma.
La passarella della Meloni in città e il messaggio di Mattarella
Alla vigilia del ricordo della tragedia è arrivata in città anche la premier Giorgia Meloni per partecipare alle messa e lanciare i soliti messaggi che la politica ha dato “impasto” ai cittadini abruzzesi. “C’è un tema di semplificazione, la ricostruzione pubblica avrà gli stessi iter semplificativi che avrà ad esempio il Pnrr, quindi c’è ancora un lavoro da fare e siamo impegnati in quello”, ha annunciato Meloni. Poi, il presidente del Senato Ignazio La Russa, anch’egli a L’Aquila, ha detto che “la presenza vale più delle parole”. Anche se più della presenza dei politici, L’Aquila desidera atti concreti per la propria città.
Nel giorno del ricordo della tragedia che ha colpito la città abruzzese, non è mancato l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni a L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno. L’immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro”.
“Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno. L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città. Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto – continua il Capo dello Stato – deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso”.
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