Se un Paese va a rotoli forse è perché ha i giornalisti che si merita. E non solo. A noi non è andata troppo bene se abbiamo a dirigere un giornale Renzi. E Belpietro. A quest’ultimo dovrò pagare circa diecimila euro di spese legali, come ha deciso ieri il giudice al quale mi ero rivolto dopo essere stato definito in una trasmissione televisiva – testuale – una pietra, un incapace, una persona che parla senza sapere, un giornalista non serio, non in grado di scrivere un articolo, che fingo di dirigere un giornale, che racconto sciocchezze, che non capisco… e la lista delle cortesie è ancora lunga.
Il giudice ha stabilito che queste espressioni rientrano nel diritto di satira (!), anche se si stava parlando di Covid mentre morivano migliaia di persone. Con questo spirito oggi vado a difendermi dal sottosegretario Fazzolari, che mi fa causa per aver pubblicato la sua proposta di insegnare a sparare al piattello nelle scuole. Subito dopo ho da preparare la difesa nella causa di Nitto Palma, l’ex consulente della Casellati che si è sentito offeso da un lettore di questo giornale (ma allora esistiamo!) contrario ai vitalizi.
Quindi devo ricordarmi di pagare le rate mensili a Mulè e alla Mondadori di Berlusconi, perchè non dovevamo definire lobbista l’allora direttore di Panorama, nel board di una società di lobby. E non c’è spazio per ricordare le querele della Cgil, di Forza Nuova, di affini alla Banda della Magliana, di fabbricanti di vaccini e altri ancora. Così fare onestamente questa professione è impossibile. A meno che arrivi Renzi pure qui a fare il direttore.