Istituire una commissione speciale del consiglio regionale che monitori l’utilizzo dei fondi del Pnrr in Lombardia. La proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale è stata condivisa dalle altre forze politiche nella conferenza dei capigruppo e ora dovrà passare al vaglio dell’assemblea. “Durante il primo Consiglio regionale della nuova legislatura”, spiega Nicola Di Marco (nella foto), capogruppo dei 5 Stelle, “abbiamo manifestato al Presidente Fontana l’urgenza di una Commissione speciale per monitorare l’avanzamento dei lavori, relativi alla messa a terra dei fondi del Pnrr in Lombardia.
Via libera alla proposta di una Commissione speciale sul Pnrr. Di Marco: “Così si evita il rischio di sprecare risorse”
Esigenza ribadita nel corso del confronto con gli altri gruppi politici. I ritardi accumulati dai governi Draghi e Meloni non sono più un mistero, ma anche le Regioni hanno le loro responsabilità. Rischiamo la paradossale situazione per cui Conte ha ottenuto le risorse dall’Europa, Draghi se ne è vantato e Meloni non le ha sapute gestire. Questo non deve succedere”. “Bene quindi che le nostre istanze siano state accolte”, prosegue Di Marco “e che anche le altre forze politiche siano andate nella direzione da noi auspicata, ovvero quella dell’istituzione di una Commissione speciale dedicata al Pnrr.
Troppo grande il rischio di sprecare l’occasione ottenuta dal nostro Paese grazie al lavoro del Presidente Conte. Il Consiglio regionale della Lombardia deve mettersi al lavoro, per non perdere i fondi ottenuti in Europa dal governo Conte II. Questo è quello che il Movimento Cinque Stelle ha chiesto e questa è la strada che tutti i gruppi consiliari hanno scelto di seguire. Martedì il voto d’aula ratificherà la nostra proposta e finalmente, visto che sono passati quasi due mesi dalle elezioni, potremo metterci al lavoro”.
“Il Pnrr è stata una grande vittoria politica, per la quale si sono spese persone straordinarie come David Sassoli”
“Il Pnrr è stata una grande vittoria politica, per la quale si sono spese persone straordinarie come David Sassoli”, scrive il capogruppo del Partito democratico Pierfrancesco Majorino, “fa male leggere in questi giorni le notizie su come il Governo stia rischiando di sprecare una occasione storica – e irripetibile – per incapacità organizzativa, strategica e gestionale. Anche in Lombardia rimangono dossier aperti per miliardi di euro, fondamentali per agganciare uno sviluppo sostenibile dei nostri territori. È una questione essenziale di trasparenza ed è un dovere morale per tutte e per tutti: non possiamo perdere quei finanziamenti”.
In una nota ieri Majorino è anche intervenuto sulle dichiarazioni del sindaco di Milano Beppe Sala (“Se ci saranno fondi residui sul Pnrr, Milano si candiderà a riceverli, perché ha una serie di progetti validi che non sono finanziati’), scrivendo che “Sala ha totalmente ragione. I fondi del Pnrr non si possono perdere. Per questo insistiamo perché Regione Lombardia sappia giocare un ruolo meno passivo e per lo stesso motivo dico una cosa semplice: usiamoli nei nostri territori innanzitutto per scuole, servizi sanitari e case popolari. Non possiamo assistere a questo spettacolo indegno”.
Il Piano porterà complessivamente alla Lombardia 11,5 miliardi di euro
Il Pnrr porterà complessivamente alla Lombardia 11,5 miliardi di euro (più 2,1 miliardi del fondo complementare), di cui 2,5 destinati alla mobilità. Un dossier del centro studi Pim (Programmazione intercomunale dell’area Metropolitana ) nel gennaio scorso ha fotografato la situazione per conto della Filt Cgil. Dal dossier risulta che gran parte dei progetti per potenziare strade e ferrovie lombarde non saranno pronti per il 2026. Gli interventi previsti sulla rete lombarda dei trasporti sono 183: 104 interessano strade e autostrade, 43 le ferrovie e 36 la rete dei mezzi pubblici. L’analisi del Pim chiariva che su 11 interventi finanziati con fondi Pnrr 7 non si concluderanno entro il 2026 e rischiano quindi di andare perduti.