La battaglia contro il inceneritore voluto da Roberto Gualtieri non si ferma. Associazioni e sindaci dell’hinterland romano continuano a chiedere soluzioni alternative e sostenibili all’emergenza rifiuti nella Capitale affinché il progetto dell’ecomostro da 600mila tonnellate che dovrebbe sorgere a Santa Palomba possa finalmente essere stracciato.
Ondata di proteste a Roma per bloccare l’inceneritore voluto da Gualtieri
Perseguendo questo obiettivo, cittadini e le istituzioni nel fine settimana sono scesi in piazza ad Albano Laziale per ribadire la loro contrarietà e dire no alla scelta della giunta capitolina a cui, sin dal primo momento, si sono opposti. A sfilare c’erano i sindaci di Albano, Castel Gandolfo, Genzano, Ariccia, Ardea, Lanuvio, Nemi, Ciampino, Marino, Velletri accompagnati dai consiglieri della Città metropolitana Nicola Marini e Roberto Eufemia, dai consiglieri regionali Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà e dal consigliere capitolino Nando Bonessio, “a dimostrazione del fronte sempre più vasto”, spiegano le associazioni in una nota, “che ritiene inutile e dannoso l’impianto imposto in maniera autoritaria in via Cancelliera a Santa Palomba, non previsto, tra l’altro, dal piano regionale dei rifiuti approvato da un consesso democratico nel 2020”.
Un piano che, infatti, è stato scavalcato da Gualtieri con la nomina a Commissario straordinario, con competenza in materia di rifiuti, per assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo del 2025. Un escamotage che gli ha permesso di andare avanti per la sua strada senza ‘disturbare’ la Regione che, fino a poco fa, tra l’altro, era in mano al suo compagno di partito Nicola Zingaretti.
Adesso, comunque, con la Regione Gualtieri fa fronte comune. Poco più di dieci giorni fa, infatti, si è svolto l’incontro con il neo presidente Francesco Rocca per discutere, tra le altre cose, anche del termovalorizzatore. Un progetto che il governatore sembra condividere, soprattutto alla luce delle rassicurazioni date da Gualtieri sulla viabilità della via Ardeatina che correrebbe il rischio di intasarsi. Il piano del Campidoglio, però, che prevede l’uso del trasporto su ferro, pare aver tranquillizzato Rocca che ha trovato la novità annunciata “di grande interesse”.
Zuccalà (M5S): “Ora il sindaco non può più ignorarci”
“Il sindaco Gualtieri”, dice intanto a La Notizia il consigliere regionale ed ex sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, presente alla manifestazione di sabato, “non può più far finta che non esistono voci contrarie e proseguire sulla sua strada, senza un confronto doveroso con i territori che subiranno la sua scelta. Daremo battaglia anche in Regione Lazio”, continua Zuccalà, “visto che dalle parole del neo presidente Rocca è apparsa evidente la volontà di modificare il piano rifiuti attualmente in essere, per poter realizzare impianti di incenerimento in tutta la Regione”.
La promessa di pulire Roma entro il Giubileo è già stata smentita dagli atti, Roma peggiora di giorno in giorno. Investiamo i soldi in un piano di raccolta efficiente”, conclude il consigliere, “realizziamo impianti di recupero di materia e programmiamo subito un piano di dismissione degli inceneritori esistenti come stanno facendo in altre regioni”.
Il primo cittadino della Capitale ha il sostegno della Regione Lazio. Ma la posizione della Schlein resta un’incognita
Le associazioni intanto non si arrendono e chiedono a Gualtieri e Rocca di “avviare un’analisi approfondita sulle alternative e adottare le migliori soluzioni disponibili per realizzare quell’economia circolare indicata dall’Unione Europea”, oltre ad aprire “un tavolo di confronto, nell’interesse primario di trovare una soluzione sostenibile ai rifiuti, preservare la coesione territoriale e la salute dei suoi abitanti, consapevoli che si tratta di una scelta che impatta sui prossimi 30 anni e le future generazioni”.