Il ritorno al nucleare è dietro l’angolo. C’è anche l’Italia, infatti, tra i 14 Paesi Ue che chiedono “un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”, promuovendo “la ricerca e l’innovazione in particolare per i piccoli reattori modulari e i reattori modulari avanzati”.
Il Governo italiano ha partecipato, in qualità di Paese osservatore, al vertice delle 13 nazioni Ue favorevoli al nucleare
Ad annunciarlo è una nota congiunta diffusa oggi da Parigi, a capo dell’alleanza sul nucleare, al termine di una riunione con la Commissione europea. Il documento è stato sottoscritto da Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia. L’Italia, insieme a Belgio e Paesi Bassi, ha partecipato in qualità di Paese osservatore.
I tredici Paesi che hanno redatto il documento definiscono il nucleare “una tecnologia strategica”
I partecipanti – si legge in una nota – “hanno ribadito l’importanza di rispettare i più elevati standard di sicurezza nucleare e hanno concordato sulla necessità di un quadro industriale e finanziario favorevole per i progetti nucleari”. La nota prosegue sottolineando che i ministri e i rappresentati dei 13 Paesi hanno riconosciuto pienamente che “il nucleare è una tecnologia strategica per raggiungere la neutralità climatica e che il rafforzamento della cooperazione industriale, delle catene del valore europee e la facilitazione delle capacità finanziarie saranno essenziali in questa prospettiva”.
“In particolare, i ministri hanno accolto con favore la lettera congiunta inviata alla Commissione sui piccoli reattori modulari (SMR). Hanno sottolineato che le tecnologie SMR possono contribuire – si legge ancora nella nota -, insieme alle centrali nucleari su larga scala, al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE e alla sicurezza energetica attraverso sviluppando competenze e indipendenza tecnologica. I ministri si riuniranno nuovamente in questa forma per approfondire le loro azioni e la loro cooperazione nel campo dell’energia nucleare”.
Il Governo italiano, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, ha partecipato come osservatore alla riunione dell’alleanza europea sul nucleare promossa dalla Francia. A rappresentare Palazzo Chigi, “su istruzione del ministro” dell’Energia, Gilberto Pichetto Fratin, era presente l’ambasciatore Stefano Verrecchia.
Il ministero dell’Ambiente: “L’Italia non ha firmato alcun documento”
Fonti del ministero dell’Ambiente precisano che l’Italia non ha firmato alcun documento al termine della riunione sul nucleare svoltasi questa mattina a Bruxelles su iniziativa della Francia e a cui hanno partecipato in tutto tredici Paesi. Secondo le stesse fonti, il Governo italiano ha partecipato all’incontro nella veste di osservatore e, contrariamente a quanto indicato in precedenza da altri partecipanti, non ha firmato alcun documento.