Le ombre sulla morte di David Rossi devono sparire: a formulare la richiesta e a rivolgere in tal senso un preciso appello al premier Giorgia Meloni e alla segretaria del Pd Elly Schlein, è stata la figlia del manager di Monte dei Paschi di Siena Carolina Orlandi in occasione del monologo pronunciato a Le Iene.
David Rossi, l’appello a Le Iene della figlia Carolina Orlandi
Carolina Orlandi, 31 anni, è figlia della moglie del manager di Monte dei Paschi di Siena David Rossi, improvvisamente scomparso dieci anni fa in circostanze ancora da chiarire. La giovane donna ha rivolto un preciso appello al mondo della politica italiana con il monologo pronunciato durante la sua partecipazione a Le Iene. Il monologo è stato trasmesso in diretta nazionale nella serata di martedì 21 marzo. In questa circostanza, la 31enne si è rivolta in modo diretto al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. A entrambe ha chiesto di “non far spegnere i riflettori su una storia che è, sì, la nostra, ma anche di tutto il Paese”.
“Dieci anni e quindici giorni fa la mia vita è cambiata per sempre. Mi avete vista combattere un po’ dovunque per scoprire cosa sia accaduto al mio secondo padre, David Rossi. Io e mia madre non abbiamo avuto scelta. Siamo due donne che chiedono giustizia da 10 anni”. Ha esordito così Carolina Orlandi, prendendo parola a Le Iene. Guardando in camera e rivolgendosi a Meloni e Schlein, poi, ha lanciato il suo appello: “E oggi chiedo giustizia ad altre due donne Due donne che hanno i mezzi per poterla garantire. A Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio: nessuno sta indagando su chi abbia picchiato David prima di morire, e nessuno della Procura di Siena sta pagando per gli errori inammissibili compiuti fin dall’inizio. A Elly Schlein, neosegretaria del PD, che rivendica discontinuità con il passato”.
La richiesta rivolta a Meloni e Schlein
Orlandi, poi, si è soffermata sui continui appelli già rivolti in passato ai dem, denunciato la ritrosia dell’ex segretario Enrico Letta che, a detta della 31enne, si è sempre rifiutato di incontrare sia lei che la madre.
Parlando a Schlein, quindi, la giovane donna ha detto: “Mi rivolgo a Elly Schlein, neosegretaria del PD, che rivendica discontinuità con il passato. E il passato è il suo predecessore, Enrico Letta, che non ha mai voluto incontrare né me né mia madre. Il suo partito è l’unico che non ha votato la relazione finale della commissione d’inchiesta sulla morte di David. Commissione che domani sarà di nuovo in aula, alla Camera, e che ci auguriamo possa passare una seconda volta all’unanimità”.
“Giorgia Meloni, Elly Schlein, vorrei raccontarvi quanto faccia male tenere le ferite spalancate, alla mercé di tutti, per non far spegnere i riflettori su una storia che è, sì, la nostra, ma anche di tutto il Paese. Non esistono maggioranza e opposizione di fronte alla giustizia. Abbiamo il diritto di un’indagine seria, completa, senza sconti, per omicidio”, ha continuato Orlandi. “Per David e per tutte le famiglie come la nostra, che devono potersi prendere cura del proprio dolore, senza dover combattere più”, ha concluso.
Meloni risponde all’appello di Carolina Orlandi, figlia di David Rossi
A margine dell’intervento di Orlandi, il premier Meloni ha prontamente commentato il monologo della figlia del capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, postando un tweet sul suo account ufficiale.
“Ringrazio Le Iene per aver mantenuto alta l’attenzione sul caso della morte di David Rossi”, ha scritto Meloni. “Questa settimana verrà votata la ripresa dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta, con l’auspicio si possa fare piena luce sulla vicenda, per David e la sua famiglia”.
Ancora nessuna reazione né nessun commento, invece, sul fronte dem. Né Schlein né gli esponenti del Pd, infatti, hanno rilasciato alcuna dichiarazione rispetto all’appello della 31enne che ha chiesto ancora una volta di fare luce sulla morte di Rossi, trovato senza vita sulla strada su cui affacciava il sui ufficio a Rocca Salimbeni, il 6 marzo 2013.