“Credo che questa strategia militare che abbiamo sul piatto ormai da un anno non ci porti a una soluzione”. È quanto ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte parlando agli studenti dell’università Luiss di Roma della guerra in Ucraina.
Per il leader M5S Giuseppe Conte, l’unica alternativa che abbiamo per risolvere la crisi in Ucraina è cercare “una soluzione politica”
“Dopo un anno e più possiamo dire che questo scenario di escalation militare ci ha portato tantissime morti civili – ha aggiunto l’ex premier Conte parlando della crisi ucraina -, un quadro di recessione economica e sociale. E in più il rischio di una deflagrazione nucleare. Lo scenario da augurarci è quello di una svolta diplomatica. Da costruire, nessuno qui sta dicendo che è facile. Ma è chiaro che è l’unica alternativa che abbiamo per una soluzione politica”.
“Trovare una soluzione non significa sacrificare gli interessi della popolazione Ucraina”
“Xi Jinping ha appena fatto un incontro a Mosca – ha proseguito il leader M5S -, spero che incontri anche Zelensky. Ma se Xi e Biden si mettono d’accordo la guerra secondo voi non finisce in due secondi? E io vorrei che anche l’Ue avesse un ruolo. È chiaro che per arrivare a una pace bisogna trovare una soluzione, che non significa sacrificare gli interessi della popolazione Ucraina”.
“Dopo un anno e più di guerra bisogna concentrare lo sforzo diplomatico”
“Mi auguro che il Pd, con il nuovo vertice, possa fare una scelta nella direzione che noi abbiamo già intrapreso” ha aggiunto Conte rispondendo a una domanda su possibili convergenze con il Pd nelle risoluzioni sulle comunicazioni alla Camera che domani e mercoledì la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sull’invio di armi abbiamo già dato. Dopo un anno e più di guerra bisogna concentrare lo sforzo diplomatico”, ha ribadito Conte agli studenti della Luiss.
“Chiediamo all’Italia – ha concluso l’ex presidente del Consiglio Conte nel suo intervento all’università Luiss di Roma – e al governo di assumersi questa responsabilità nel quadro dell’Unione europea. Ci deve essere qualcuno che imprime una svolta diplomatica e vogliamo che sia l’Italia. Conciliare tutto e il contrario di tutto non è più possibile. Ci trascinano in guerra”.