Vladimir Putin può essere processato per i presunti crimini di guerra, contenuti nel mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale, nonostante Mosca sostenga di non essere soggetta alle decisioni della Cpi. Ad affermarlo alla Cnn è stato lo stesso procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan.
Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha affermato che Putin può essere processato per i crimini in Ucraina
Khan ha ricordato i processi storici contro i criminali di guerra nazisti, l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e l’ex leader liberiano Charles Taylor, come esempi di figure apparentemente intoccabili che hanno dovuto affrontare la giustizia: “Erano tutti individui potenti, eppure si sono ritrovati nelle aule di tribunale”, ha affermato parlando delle accuse mosse nei confronti di Putin per i crimini di guerra legati alla deportazione di bambini ucraini
La Russia non riconosce i poteri della Cpi, essendo tra i Paesi che non hanno firmato il trattato internazionale con cui è stata istituita la Corte dell’Aja. Per questo, viene considerato improbabile che Putin possa essere giudicato in tribunale, ma Kahn non la pensa così. Putin, ha sottolineato il procuratore capo, è il primo capo di uno Stato membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a cui è stato destinato un mandato d’arresto della Corte.
Tajani: “Credo che i crimini di guerra debbano sempre e comunque essere perseguiti dalla giustizia”
“Io credo che i crimini di guerra debbano sempre e comunque essere perseguiti dalla giustizia” ha detto il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Bisogna sempre accertare i fatti e i responsabili – ha aggiunto – dopo il processo devono essere condannati, soprattutto quando i crimini di guerra sono compiuti nei confronti di bambini che devono essere sempre tutelati in maniera anche superiore se si può. Io credo che intanto, come prima reazione, Putin dovrebbe ritirare le truppe russe dall’Ucraina: sarebbe la cosa più giusta che favorirebbe la pace e sarebbe un segnale positivo per tutti”.
Il leader russo dopo la Crimea visita Mariupol
Intanto il presidente russo Vladimir Putin, dopo la Crimea dove si è recato sabato, ha effettuato “una visita di lavoro” nella città ucraina di Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Il servizio stampa del Cremlino, citato dall’agenzia russa Tass, ha reso noto che il presidente russo ha “ispezionato una serie di luoghi della città e parlato con i residenti locali”.
Mosca ha spiegato che il presidente russo “si è recato a Mariupol in elicottero; ha guidato un veicolo lungo le strade della città, fermandosi in diverse località”. Durante la visita Putin ha promesso che Mosca costruirà altri quartieri residenziali a Mariupol. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tass, ha parlato con un residente locale, che ha definito Mariupol “un piccolo angolo di paradiso”. E il presidente russo ha detto: “Lo amplieremo”.