Cinque su sedici assessori, una su quattro sottosegretari. è la componente “rosa” della nuova giunta Fontana in Lombardia. Ma chi sono le Attilio’s Angels? Partiamo da “Lady Carabina”, il nomignolo affibbiato a Barbara Mazzali, eletta nel collegio di Brescia per Fratelli d’Italia. Aspirava alla carica di assessore all’Agricoltura per avere anche la delega alla caccia, sua grande passione. Si ritrova a guidare l’assessorato a Turismo, marketing territoriale e moda. Di lei si ricorda un post su Facebook in cui sosteneva che la caccia andrebbe introdotta come materia di insegnamento a scuola.
La carica delle Fontana’s Angels. Da Lady carabina alla Biscardi girl. La patita di pilates e la valletta del Processo ai mondiali
Prima che le attenzioni del suo partito si concentrassero sulle orde di africani spinti sulle coste italiane dalla brigata Wagner, la neo assessora si era portata avanti, dichiarando guerra all’invasione di nutrie, cinghiali e piccioni. Le prime perché “guastano gli argini”, i secondi perché “devastano”, i pennuti perché “creano problemi in città”. Una volta le chiesero perché avesse scelto di schierarsi con Giorgia Meloni. La sua risposta: “Perché incarna i valori della destra vera e la concretezza delle donne che sono quelle che sanno prendersi cura della famiglia, lavorare, educare i figli, occuparsi della pulizia della propria casa”.
Arriva da Gallarate, provincia di Varese, la neo assessora alla Cultura Francesca Caruso. Vittorio Sgarbi, che si è visto sfilare l’assessorato, perfido ha commentato: “Non la conosco. Se sta a Gallarate sarà brava, a Gallarate si sta bene, c’è un bel cimitero, c’è un bel museo”. Vicesindaca e assessora alla Sicurezza nel suo Comune, avvocato nello studio di famiglia dei La Russa, nel descrivere il suo curriculum al momento della nomina perfino il Corriere, per scarsa attinenza con l’incarico ricevuto, ha dovuto ripiegare sul suo interesse per lo sport e “per il pilates in particolare”.
Le assessore leghiste sono invece Claudia Maria Terzi, che si è vista assegnare le deleghe a Infrastrutture e opere pubbliche, vedendosi sfilare quella ai Trasporti che aveva nella precedente legislatura, ed Elena Lucchini (Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità). Entrambe fedelissime di Matteo Salvini, dal leader leghista la prima ha preso l’amore per i travestimenti: i suoi social sono pieni di foto dov’è con il Capitano con casco di protezione e giubbotto catarifrangente d’ordinanza a inaugurare opera pubbliche, che si tratti della quinta corsia di un’autostrada o di una più modesta pista ciclabile.
Elena Lucchini invece è di Voghera, la cittadina del pavese dove l’assessore pistolero Massimo Adriatici uccise un immigrato in piazza. Di lui disse: “è un avvocato molto stimato in città, una persona molto equilibrata e distinta”. Pensa se Adriatici fosse stato poco equilibrato…
Simona Tironi è assessora per Forza Italia (Istruzione, Formazione e lavoro). Nel suo passato si vocifera ci sia stato un legame con George Clooney. Lei smentì e dopo essere salita sulla barca dell’attore sul lago di Como si limitò a sottolineare che il divo era stato “galante”. Prima di darsi alla politica aveva esordito in televisione con Aldo Biscardi nel 2004 per il “Processo ai mondiali”. Continuò su altre reti locali fino a quando non fu folgorata sulla via di Arcore. Sottosegretaria a Sport e Giovani, Lara Magoni, ex sciatrice, nella passata legislatura aveva le deleghe oggi di Barbara Mazzali.
Eletta per la prima volta nella Lista Maroni, dopo il referendum sull’autonomia disse che avrebbe preso in considerazione solo le richieste di aiuto di chi avesse portato la prova di aver votato. Passata a FdI, un giro in Senato, dopo la nomina ad assessora in un post su Facebook scrisse: “Le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio TUTTE dal fascismo”.