Ponte sullo Stretto di Messina: il testo del Decreto Legge sarà discusso oggi in Consiglio di Ministri. Dunque, come aveva annunciato Salvini, il progetto va verso il via libera del Governo. Si delineano anche i tempi di realizzazione dell’opera fortemente voluta dal leader della Lega.
Ponte sullo Stretto di Messina, oggi il via libera: bozza del Decreto Legge
Siamo alle battute finale per l’approvazione del testo del Decreto Legge sul Ponte sullo Stretto di Messina. Il provvedimento sarà esaminato durante la seduta del Consiglio dei ministri in programma giovedì.
Nella bozza del testo si legge che al capitale sociale della società per il Ponte “partecipano R.F.I. S.p.a., ANAS S.p.a., le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il ministero dell’economia e delle finanze, che esercita i diritti dell’azionista d`intesa con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione”.
Il Cda sarà “composto da cinque membri, di cui due designati dal Ministero dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ricoprono rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato, un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da R.F.I. S.p.a. e ANAS S.p.a. Il Collegio sindacale è composto da cinque membri, di cui tre membri effettivi e due supplenti”.
I tempi di realizzazione del progetto
Matteo Salvini aveva annunciato passi importanti per vedere l’inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto di Messina. “Entro metà marzo voglio portare al Consiglio dei ministri il decreto ponte che darà a 60 milioni di italiani un progetto più green, più ambizioso e moderno”. “E’ un’opera che costa di più non farla che realizzarla, la prossima settimana avrò una riunione ai massimi livelli”, aveva aggiunto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier.
”Il cronoprogramma di realizzazione dell’opera, con la previsione che il progetto esecutivo è approvato entro il 31 luglio 2024″. La concessione, affidata alla società fin dalla data di revoca dello stato di liquidazione, “ha una durata di trent’anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera”. “Eventuali proroghe dei termini per la realizzazione dell’opera – continua il testo – determinano corrispondenti slittamenti della durata della concessione”. Secondo Salvini l’obiettivo “è partire con i lavori entro due anni – aveva spiegato – e se si parte entro due anni entro 5-6 anni ci sarà“.