Nicola Di Marco, capogruppo e presidente del Gruppo del Movimento 5 stelle nel consiglio regionale della Lombardia, oggi cominciano i lavori della nuova legislatura. Insieme a lei due neo consigliere, Paola Pizzighini e Paola Pollini. Quali sono i temi che ispireranno la vostra azione?
“È urgente che non solo noi come gruppo 5 Stelle ma l’intero consiglio si occupi della crisi climatica e di conseguenza della crisi idrica che rischia di avere conseguenze negative sul comparto agricolo che in Lombardia è molto importante e rappresenta un terzo del Pil nazionale. Poi c’è la questione delle battaglie sociali: diritto alla salute e diritto alla casa per noi saranno temi prioritari, così come la lotta al lavoro povero. Già nel programma di coalizione avevamo inserito l’impegno ad occuparci di quella vasta platea di persone che, pur lavorando, percepiscono degli stipendi molto bassi. La Lombardia è una delle regioni più ricche d’Europa, non possiamo avere lavoratori poveri. Ci batteremo per fare in modo che gli appalti regionali non vengano affidati soltanto con il criterio del massimo ribasso, pratica che spesso favorisce l’illegalità: non possiamo accettarlo. Così come è inaccettabile che nei grandi centri urbani diventa sempre più difficile avere un tetto sulla testa”.
E per quanto riguarda il diritto alla salute?
“è urgente rilanciare la medicina territoriale e risolvere la carenza di medici di base. Per un cittadino basta doversi confrontare con la prenotazione di una visita specialistica per rendersi conto che la sanità lombarda è stata smantellata. Bisogna ricreare la rete di servizi a livello locale per alleviare il lavoro che al momento pesa sugli ospedali”.
Al Welfare, che comprende la Sanità, è stato riconfermato Guido Bertolaso. Qual è il suo giudizio sulla nuova giunta Fontana?
“La giunta che si è appena insediata è deludente e nella compagine sono state riconfermate figure come Bertolaso e l’assessora Terzi che hanno collezionato fallimenti nella precedente esperienza di governo. Non credo che dalla nuova squadra del presidente Fontana ci si possa aspettare granché: dopo la prima riunione il governatore parlava di “grande entusiasmo”, oggi (ieri per chi legge, ndr) scopriamo che l’incontro si è protratto per nove ore e il clima che si respirava non è stato dei più sereni. Non ci si poteva aspettare altro da una giunta i cui componenti non sono stati scelti in base alle competenze, ma obbedendo a una logica di spartizione tra i vari gruppi politici e all’interno degli stessi. Noi comunque non giudicheremo l’operato della giunta sulla base dei nomi ma sulla base delle azioni che metteranno in campo”.
Come si spiega lo “spacchettamento” di alcuni assessorati?
“Non comprendo quale sia stata la logica di dividere tra due assessorati distinti le deleghe a infrastrutture e trasporti. Non riesco a spiegarmi la ratio di questa scelta se non con l’esigenza del centrodestra di trovare la quadra sulle poltrone. Ci ritroviamo con tre distinti assessorati con competenze su infrastrutture, trasporti e casa, quando a Roma, ad esempio, i tre macrotemi sono seguiti da un unico ministero”.
La XII legislatura di Regione Lombardia sarà quella delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026…
“Come Movimento 5 Stelle non siamo mai stati contrari alle Olimpiadi, ma vigileremo affinché siano sostenibili dal punto di vista economico, sotto l’aspetto ambientale e dal punto di vista dell’impatto che avranno sul territorio. Vogliamo, e non solo in vista dei Giochi olimpici, che venga incentivata la mobilità sostenibile con il prolungamento delle linee della metropolitana e delle linee tranviarie, promuovendo accordi con le Ferrovie per potenziare il trasporto su rotaia a beneficio soprattutto delle migliaia di pendolari lombardi”.