Meloni ha risposto alla Camera su diversi temi, in particolare quello dei migranti che continua ad essere una questiona calda dopo il naufragio di domenica scorsa in acque libiche. Inoltre, previsto il primo confronto tra la segretaria del Pd Elly Schlein e la premier.
Meloni risponde alla Camera sui migranti: “La nostra coscienza è a posto”
Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera su temi quali migranti, emergenza mutui, Mes, salario minimo. “La nostra coscienza è a posto, spero che chi attacca il governo ma non spende una parola contro la mafia degli scafisti possa dire lo stesso”, ha replicato la premier rispondendo al question time di Riccardo Magi, di +Europa, sul naufragio al largo delle acque libiche di domenica scorsa.
“Per fini politici – ha continuato la presidente Meloni – si finisce per mettere in discussione l’onore e l’operato di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvarne altre e si finisce per calunniare l’Italia intera, offrendo strumenti a chi vuole caricare tutto il peso su di noi invece che assumersi le proprie responsabilità”, ha sottolineato, chiedendo “rispetto per i servitori dello Stato”. Nell’area sar libica “si può entrare, ma dal punto di vista tecnico è la Libia a dover coordinare” le operazioni, “quando abbiamo capito che non sarebbe intervenuta, abbiamo assunto noi il coordinamento anche se sarebbe toccato a Malta”, ha continuato Meloni citando il comandante della Guardia Costiera Gianluca D’Agostino.
Meloni, citando D’Agostino, ricorda come la Guardia Costiera non avesse “l’autonomia sufficiente per intervenire in sicurezza”, perché i mezzi “erano impegnate in altri soccorsi nello Ionio”. Il più vicino era “a 255 miglie” nautiche, ragion per cui è stato richiesto l’intervento a una nave mercantile, “mezzi utilizzati in centinaia di casi anaologhi e che hanno salvato la vita a oltre 100mila persone. Chi chiede dovrebbe saperlo, e dovrebbe conoscere, come ha detto lo stesso D’Agostino, che ‘tutte le norme sono state applicate quelle che c’erano oggi, c’erano anche ieri. Anche perché nessuno mi può costringere a non salvare vite in mare, neppure un ministro perché la la responsabilità giuridica sarebbe mia”.
Primo confronto in aula con Elly Schlein
Previsto il primo confronto della nuova segretaria del Pd con la premier Meloni su “quali siano le ragioni della contrarietà alla sperimentazione del salario minimo legale, tenuto conto della mancata adozione di misure alternative, nonché di interventi volti a migliorare realmente la condizione delle lavoratrici e dei giovani lavoratori, quali un significativo ampiamento del congedo paritario, coerentemente con le migliori prassi europee”.
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