Il Governo potrebbe impiegare la Marina militare per sorvegliare sugli sbarchi. L’ipotesi è emersa oggi nel corso della riunione tra il premier Giorgia Meloni, i ministri Piantedosi e Crosetto, e i vertici dei Servizi segreti.
Il Governo potrebbe impiegare i mezzi e le tecnologie della Marina militare per sorvegliare sugli sbarchi
Torna così in campo, secondo quanto riferisce l’Ansa dando conto del vertice di oggi a Palazzo Chigi, l’ipotesi di un maggior coordinamento sulla sorveglianza marittima per l’individuazione dei barconi che trasportano migranti in acque extraterritoriali, con il coinvolgimento quindi della Marina militare, che ha gli strumenti tecnologici adeguati.
I militari potrebbero garantire maggior coordinamento sulla sorveglianza marittima
È uno degli scenari presi in considerazione, come si apprende da più fonti di governo, dal vertice di questa mattina a Palazzo Chigi. Una misura che andava in questa direzione era stata prevista nelle prime bozze del decreto sul contrasto all’immigrazione irregolare, poi stralciata prima del varo del testo definitivo da parte del Consiglio dei ministri a Cutro.
Alla riunione con il premier Meloni, hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello delle Infrastrutture Matteo Salvini, quello dell’Interno Matteo Piantedosi, quello della Difesa Guido Crosetto e i vertici dei Servizi segreti, la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni e il direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli.