E vissero tutti felici e contenti. Almeno loro. Per i lombardi si vedrà nei prossimi cinque anni. Poco è mancato ieri che a Palazzo Lombardia la presentazione della nuova giunta regionale si chiudesse con il finale classico delle favole. In quella raccontata ieri il cattivo è stato individuato fuori dal centrodestra, nel solito sindaco di Milano, Giuseppe Sala, colpevole di non garantire la sicurezza nella zona della stazione Centrale.
Il lieto fine per Fontana
Tanto che Daniela Santanché, coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia, a margine della presentazione, ha voluto precisare che anche lei ha paura ad addentrarsi in quella zona di Milano. Palla alzata per la schiacciata di Romano La Russa (il braccio, tanto, è sempre pronto a tendersi) riconfermato assessore alla sicurezza, che ha attaccato il sindaco di centrosinistra sullo stesso tema, alzandosi in volo su un povero immigrato morto in un incidente col suo monopattino.
Nella favola di ieri, il super eroe è stato Fontana per il quale è “al via una nuova stimolante avventura”, la ministra del turismo ha smesso gli abiti della matrigna cattiva per indossare quelli di fatina sottolineando come i sette assessori di Fratelli d’Italia siano il frutto della generosità del suo partito.
Per Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia in Senato e coordinatrice degli azzurri in Lombardia, la Fontana-bis “è una giunta di grande qualità”, mentre per Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega, una compagine “di comprovata competenza” in “una Regione grande e complessa che propone ogni giorno sfide difficili come l’autonomia e le prossime Olimpiadi invernali”.
Più che autonomia differenziata, per ora quella del centrodestra lombardo è stata un’autonomia limitata, visto che per la chiusura delle trattative i giochi si sono spostati sui tavoli delle segreterie nazionali a Roma. Ma sulla trasferta capitolina ieri si è preferito sorvolare.
Benvenuti a bordo
Rispetto alle voci che circolavano alla vigilia, diversamente dalle previsioni, non è Romano La Russa il vicepresidente, ma il suo collega di partito Marco Alparone, al quale è andata anche la delega a Bilancio e Finanze. Nella nuova giunta 7 assessori vanno a Fratelli d’Italia, 5 alla Lega, 2 a Forza Italia e 2 alla Lista Fontana.
L’assessorato al Welfare, non scorporato tra Sanità e Politiche sociali come ipotizzato in precedenza, sarà guidato ancora da Guido Bertolaso, in quota Lista Fontana, con la quale entra in Giunta anche Giorgio Maione (Ambiente e Clima). Scorporato l’assessorato ai Trasporti, diviso tra Fratelli d’Italia e Lega. Al primo, con Franco Lucente, andrà la delega di Trasporti e mobilità sostenibile, mentre alla leghista Claudia Marzia Terzi, andrà l’assessorato alle Infrastrutture e Opere pubbliche.
All’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste è stato nominato Alessandro Beduschi (Fdi), a Turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali (Fdi), a Casa e housing sociale Paolo Franco (Fdi), alla Cultura Francesca Caruso. Tra gli undici consiglieri che subentrano a quelli nominati assessori il nome che spicca è senz’altro quello dell’ex assessore forzista alla Sanità Giulio Gallera, legato al disastro della gestione della prima ondata di pandemia.
Sul suo profilo Facebook ieri Gallera ha scritto: “A seguito della nomina in Giunta di Gianluca Comazzi e in virtù delle mie 5.670 preferenze che mi hanno permesso di arrivare secondo nella Circoscrizione di Milano, continuerò a sedere fra i banchi del Consiglio Regionale e a essere ancora in prima linea, con sempre maggiore impegno e dedizione, per migliorare la qualità della vita dei miei concittadini. The best is yet to come…”. Il meglio deve ancora venire: i lombardi toccano ferro.