“Il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti”. È il nuovo appello lanciato questa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università della Basilicata, ancora in riferimento al naufragio di Cutro.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato a parlare del naufragio di Cutro invitando ognuno a fare la propria parte
“A non molta distanza da qui – ha detto il capo dello Stato -, sulle coste di Calabria, giorni fa si è verificato un evento tragico che ha coinvolto la commozione del nostro Paese. I profughi afghani hanno fatto tornare anzitutto in mente quanto, quasi due anni fa, il nostro Paese ha fatto nel momento in cui i talebani occupavano Kabul, per portare in Italia non soltanto i nostri militari in missione, ma tutti i cittadini afghani che avevano collaborato con la mostra missione. Non abbiamo lasciato nessuno, abbiamo accolto tutti qui in Italia”.
“Questo dramma ci fa tornare alla mente le immagini degli afghani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio in aereo”
“Questo dramma – ha aggiunto il presidente Mattarella – ci fa tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afghani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio in aereo per recarsi altrove. Questo ci fa comprendere il perché intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare con sofferenza la propria terra, per avere possibilità di un futuro altrove”.
“Ecco che di fronte all’evento drammatico che si è consumato – ha proseguito il presidente della Repubblica -, ma ancora più a quel che questo raffigura, di connessione drammatica, in quello come in altri Paesi, il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti: dall’Italia, per la sua parte, dall’Ue e di tutti i Paesi che ne fanno parte, perché questa è la risposta vera da dare a quello che è avvenuto a queste condizioni, che con violazione dei diritti umani e della libertà, colpiscono tutti in qualunque parte del mondo”.
“Le risposte devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo inutilmente”
“Fare presto – ha detto ancora Matterella – è un elemento essenziale in qualunque dimensione nel nostro Paese. Fare presto oggi è un elemento essenziale di richiamo perché i ritmi della vita cambiano velocemente, sempre più velocemente, e le risposte devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo inutilmente”.
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