È di 38 mila euro l’importo chiesto dalla Corte dei Conti alla dirigente scolastica di un liceo veneziano per aver rottamato i famigerati banchi a rotelle. Che, introdotti nel pieno dell’emergenza Covid durante il mandato dell’allora ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, si prendono ora la loro rivincita dopo essere stati da più parti a lungo vituperati.
Per l’ex ministra all’Istruzione Lucia Azzolina, criticata a lungo per i banchi a rotelle, è arrivata la rivincita
Strumento adottato per consentire il rientro a scuola nel rispetto delle distanze di sicurezza, dopo il lockdown, hanno finito per diventare uno straordinario argomento di polemica per le opposizioni nei confronti della gestione del post pandemia da parte dell’ex governo Conte bis.
Ma a fronte delle misure messe in campo proprio dal governo Conte bis la ministra si è sempre prodigata perché il ritorno sui banchi di scuola, in totale sicurezza, fosse tra le priorità nella gestione dell’emergenza.
I presidi: “È stata attribuita alla ministra una responsabilità che non era sua”
C’è da dire anche che secondo il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli, “è stata attribuita alla ministra una responsabilità che non era sua. Lei ha messo a disposizione dei fondi, ma la scelta è stata delle singole scuole, che hanno avuto i banchi che hanno chiesto”.
Giannelli ha poi spiegato come vengono utilizzati i banchi a rotelle, specificandone l’utilità in alcune situazioni. “Servono per praticare un tipo di didattica innovativa in cui si cerca di non avere più la cattedra e i banchi messi a falange, ma si organizzano gruppi di lavoro”.