La galassia complottista e negazionista italiana rischia di perdere il suo riferimento mediatico. L’emittente radiofonica Byoblu da fine febbraio “non trasmetterà più via etere e cesserà la programmazione autonoma di musica e contenuti realizzati ad hoc, restando solo come streaming audio per consentire di ascoltare la diretta televisiva senza necessariamente dover consumare la banda per guardare il video”.
Lo ha annunciato sul sito della radio Claudio Messora, fondatore e direttore dell’emittente, nata come videoblog nel 2007 e poi trasformatasi in una testata giornalistica e in una televisione che trasmette sul canale 262 del digitale terrestre. Messora è stato tra coloro che nel 2015-2016 alimentarono la teoria cospirazionista del Piano Kalergi, una teoria del complotto cara all’estrema destra secondo cui dietro l’immigrazione ci sarebbe un complotto organizzato dalle élite europee mirato alla sostituzione etnica.
Piano ovviamente inesistente. Finanziati con le sottoscrizioni di donazioni o abbonamenti, i canali di Byoblu, radio e televisione, per tutto il periodo della pandemia hanno cavalcato l’onda no vax e no Green Pass, dando spazio a ricostruzioni palesemente antiscientifiche, fino ad arrivare a chiedere ora una “commissione” che indaghi sulle morti improvvise, che vengono dall’emittente attribuita ai vaccini contro il Covid 19, come se prima del 2021 nessuno morisse per infarto o ictus. Nella programmazione di Byoblu hanno trovato spazio il vicedirettore della Verità Francesco Borgonovo, il filosofo Diego Fusaro, l’ex inviato del Tg3 Fulvio Grimaldi.
La rassegna stampa radiofonica del mattino è affidata a Mario Adinolfi. Nomi che dicono molto sulla linea editoriale di Byoblu, che raggiunge il suo apice di disinformazione nel telegiornale. Non a caso, nella classifica stilata da Newsguard, sito di verifica delle notizie, nel 2021 Byoblu è stato inserito al secondo posto tra i siti di fake news più diffusi in Italia per “aver pubblicato informazioni false e non comprovate su temi legati alla salute, inclusa la pandemia di coronavirus del 2020”. Sempre nel 2021, dopo 14 anni, Youtube ha chiuso il canale video di Byoblu per “contenuti che violano le nostre norme sulla disinformazione in ambito medico relativamente al Covid-19”.