Guerra in Ucraina, è ormai un anno dal giorno in cui Vladimir Putin annunciava l’inizio dell’invasione dell’esercito russo. Nel giorno del terribile anniversario si fa la conta dei morti e dei feriti da una parte e dall’altra tra civili e militari.
Guerra in Ucraina, primo anniversario dell’invasione della Russia
Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin annunciava l’invasione dell’esercito russo nei confini dell’Ucraina. In un anno si è assistito a tante tragedie ed orrori che solo la guerra può provocare. I giornalisti dell’edizione in lingua russa della Bbc e di MediaZona hanno identificato 15.136 soldati russi morti nel primo anno dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe del Cremlino: sono i numeri riportati dalla Bbc. I militari russi morti in Ucraina di cui si ha notizia, secondo MediaZona, sono già più dei soldati sovietici che, secondo i dati ufficiali, sono deceduti in Afghanistan (15.051).
Tra i soldati russi morti in Ucraina di cui hanno notizia Bbc e MediaZona ci sono oltre 1.200 coscritti, oltre 1.300 detenuti reclutati dal gruppo di mercenari Wagner, oltre 1.800 ufficiali di vario livello, tra cui 199 ufficiali di alto rango (tenenti colonnelli, colonnelli e generali). I dati reali restano incerti: secondo il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, circa 200.000 soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti. Tre mesi fa, il generale americano Milley parlava di più di 100.000 soldati russi e “probabilmente” altri 100.000 soldati ucraini uccisi o feriti e 40.000 vittime tra i civili.
“Durante quest’anno di guerra la capitale si è difesa, ha vissuto e ha lavorato. Noi – ognuno nel suo ruolo – abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto per la vittoria e la liberazione del nostro Paese dall’aggressore russo. Ringrazio tutte le persone di Kiev che sono state fianco a fianco nei primi giorni e nelle prime settimane affinché Kiev sopravvivesse. Grazie ai nostri soldati che combattono eroicamente per la libertà dell’Ucraina!”. Lo scrive sul suo canale Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, commemorando un anno dall’invasione .
“Dal 24 febbraio 2022 a Kiev: l’allarme aereo ha suonato 680 volte. Oltre 700 edifici sono stati danneggiati. In particolare, 417 grattacieli e 109 edifici privati, oltre a 93 istituzioni educative “Kyiv Rescue Service” ha effettuato 48 viaggi per eliminare le conseguenze degli attacchi missilistici nella capitale”, si legge tra l’altro. Ma anche: “Quasi 6.000 alberi sono stati piantati in città, 24.852 coppie si sono sposate. 2.688 coppie divorziate. Sono nati 16.461 bambini: 8.507 maschi e 7.954 femmine”.
Per Zelensky il 2023 sarà l’anno della vittoria
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato il giorno dell’anniversario con un tweet in cui ricorda che “il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma una gialloblu. Non fuggire, ma fronteggiare. Resistere e combattere. E’ stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E quest’anno, siamo rimasti invincibili. Sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!”. Dunque, per il presidente ucraino la guerra in Ucraina avrà una fine nel 2023 e la sconfitta sarà della Russia.
Inoltre, Zelensky in mattinata ha tenuto un discorso, trasmesso sui suoi canali social, dalla piazza di Santa Sofia di Kiev: “L’Ucraina ha ispirato e unito il mondo” e “non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia”, ha detto il presidente ucraino commemorando il primo anniversario dell’invasione russa.
“Il mondo ha visto di cosa è capace l’Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell’Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell’invincibilità”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha poi chiesto un minuto di silenzio per commemorare “gli eroi” che combattono per resistere all’invasione russa, e si è rivolto ai militari ucraini: “Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui suonerà la vittoria”, ha detto il leader ucraino.