La Palestina torna a infuocarsi. Dopo l’attacco israeliano di ieri a Nablus in cui sono stati uccisi 11 palestinesi, Hamas ha lanciato diversi razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. A rivelarlo è l’esercito israeliano secondo cui in tutto sono stati lanciati sei razzi, cinque dei quali sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea israeliano mentre uno è caduto in una zona disabitata. Non sono state registrate vittime o danni materiali, secondo quanto riferito da fonti israeliane.
Un’azione a cui ha subito risposto il governo di Tel Aviv ordinando ai propri aerei da guerra di colpire nuovamente la Striscia di Gaza, mirando alle postazioni di Hamas. Secondo le Forze di difesa israeliane (Idf), come scrivono su Twitter, i raid hanno colpito “sia un sito di produzione di armi che un complesso militare appartenente all’organizzazione terroristica di Hamas”.
La rabbia dei civili in Palestina
Una spirale di odio che è continuata con alcuni attacchi da parte di civili palestinesi. In particolare si segnala una donna palestinese di 26 anni che ha tentato di accoltellare una guardia all’ingresso dell’insediamento israeliano di Maalè Adumim a sud est di Gerusalemme. Secondo la polizia “la terrorista è stata neutralizzata”.
Non solo. A Nablus è e nel resto dello Cisgiordania è stato proclamato anche uno sciopero per contestare l’uccisione degli 11 palestinesi, colpiti a morte dall’esercito israeliano. Lo riferisce l’agenzia Wafa, secondo cui la manifestazione si è estesa anche agli Governatorati dei Territori e ha visto la chiusura di scuole, università, banche e negozi. Anche i mezzi pubblici – ha continuato la Wafa – hanno partecipato alla protesta che ha coinvolto fabbriche e laboratori.
Il portavoce della Jihad islamica nella Striscia, Tareq Selmy, citato dalle stesse fonti, ha detto che “la resistenza” ha inviato “messaggi di avvertimento all’occupazione” e che se Israele continua ad attaccare, “la situazione porterà a un’escalation”.
La condanna dell’Iran
Intanto l’Iran ha condannato “il brutale attacco terroristico delle forze del regime sionista” nella città di Nablus in Cisgiordania dove sono rimasti uccisi 11 palestinesi. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani ha chiesto “un’azione urgente da parte della comunità internazionale per fermare il genocidio dei palestinesi”.