Il Cremlino è stato informato preventivamente della visita del presidente americano, Joe Biden, a Kiev. La missione lampo in Ucraina è stata decisa dalla Casa Bianca venerdì scorso, ma poche ore prima della partenza Washington ha avvisato Mosca.
La missione di Biden a Kiev decisa dalla Casa Bianca per evitare l’escalation nucleare con la Russia
Biden a scelto di recarsi a Kiev “per deconflittualizzare”, secondo quanto ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, e ha deciso di informare Vladimir Putin per evitare l’escalation nucleare tra Stati Uniti e Russia.
Le discussioni tra Casa Bianca e “i più alti livelli del governo ucraino”, ha riferito ancora Sullivan, hanno contribuito a portare il viaggio a buon fine. Il presidente era soddisfatto del “rischio gestibile”. “Questo era il rischio che Biden voleva prendere”, ha dichiarato il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, Kate Bedingfield, “era importante farsi vedere” anche “se era difficile, e lui ha dato istruzioni alla sua squadra perché ciò si verificasse, per quanto complicata fosse la logistica”.
Biden: “Kiev ha catturato il mio cuore, sapevo che sarei tornato”
“Kiev ha catturato il mio cuore, sapevo che sarei tornato” ha twittato Biden pubblicando una foto del suo messaggio sul libro degli ospiti del palazzo presidenziale ucraino dopo l’incontro con il presidente, Volodymyr Zelensky.
Kyiv has captured a part of my heart.
I knew I would be back. pic.twitter.com/5HYcoEL47Y
— President Biden (@POTUS) February 20, 2023
Medvedev: “Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba”
“Biden, avendo ricevuto in precedenza garanzie di sicurezza, è finalmente andato a Kiev. Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba” scrive su Telegram, invece, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
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