Svelò l’identità dei killer di un boss della ‘Ndrangheta, ed ora Klaus Davi, noto opinionista esperto di media e comunicazione, dovrà deporre al processo contro i sicari nell’aula bunker di Reggio Calabria.
Svelò l’identità dei killer di un boss della ‘Ndrangheta e ora Klaus Davi dovrà deporre al processo contro i sicari
Lo scoop risale al 2021 e non è passato di certo inosservato ai clan. Siamo ad Archi, rione a nord di Reggio Calabria dove risiedono i più temuti Mammasantissima calabresi e teatro in passato di due guerre tra cosche rivali costate mille morti. È il 26 maggio quando due ragazzi a bordo di un Fiat Doblò bianco inseguono il boss Franco Benestare mentre a piedi percorreva via Croce Cimitero. Lo investono con l’intento di ucciderlo.
Secondo le ricostruzioni della mobile, i due avrebbero intenzionalmente investito il presunto Mammasantissima per un regolamento di conti innescato da una faida tra un gruppo di scissionisti facenti capo alla famiglia Molinetti e alle famiglie che rappresentano l’establishment mafioso da 70 anni, i De Stefano-Tegano.
L’udienza si terrà martedì 21 febbraio a Reggio Calabria
Poche ore dopo l’accaduto, Klaus Davi, che conosce il territorio come pochi altri, pubblica una serie di post con i nomi dei presunti attentatori. Nomi che saranno poi confermati al termine delle indagini degli inquirenti. Un fatto che ha scosso i clan, al punto che il giornalista è stato chiamato come “teste” proprio dai legali dei due attentatori. L’udienza si terrà il prossimo martedì 21 febbraio.
Un fatto senza precedenti, visto che solitamente – quando capita – i giornalisti sono testimoni della pubblica accusa. Davi, oltre alle domande del legale dei boss, Corrado Politi, dovrà rispondere a quelle dei Pm della Dda (Direzione distrettuale antimafia) e della parte civile, il capomafia Giorgio Franco Benestare, obiettivo dell’attentato. Davi segue da anni con scrupolo e dedizione le vicende delle più importanti famiglie di ‘Ndrangheta e non è certo nuovo a questo genere di scoop.
Grazie alle ottime fonti poco prima dell’operazione Medoro (Dda di Milano) del luglio 2022, pubblicò un elenco dei principali referenti della famiglia Mancuso a Milano. Articoli a dir poco “profetici” visto che molti di essi vennero arrestati due mesi dopo la sua inchiesta. Davi ha inoltre inanellato una serie di interviste ai più importanti capi ‘Ndrangheta tra cui Pino Piromalli, Giovanni Luca Nirta (protagonista della faida di San Luca), Francesco Pelle, Vincenzo Pesce, Rocco Papalia, quindi può contare su fonti di primissimo livello.
Per il tg di Italia Uno, Studio Aperto Mag, ha realizzato quattro puntate dedicate alle mafie calabrese e pugliese trasmesse nel 2022. L’ultima sua inchiesta è dedicata all’attentato all’onorevole di Forza Italia Francesco Cannizzaro, il cui ufficio politico nel pieno centro di Reggio Calabria è stato bersaglio di una raffica di pallottole lo scorso agosto, episodio su cui indaga la Dda di Reggio Calabria.
Ma il giornalista ha già tracciato una sua ipotesi che fa ricadere l’attentato sotto l’egida dei clan dell’Aspromonte e di nuovo con il supporto della feroce mala di Archi. Ma l’ultima parola spetta come sempre agli inquirenti. Certo è che Davi non sembra preoccupato della sua posizione tra i due clan. Anzi.
“Deve dirmelo lo Stato se rischio qualcosa. Siccome la prefettura non la sento da anni, tranquillo lo Stato, tranquillo Klaus Davi – taglia corto -. La mia testimonianza, nel suo piccolo, potrebbe contribuire a svegliare l’interesse dell’opinione pubblica per il tema ‘Ndrangheta perché credo che si sappia che parlo di esperienze di vita fatte in prima persona, non tratte da brogliacci o per sentito dire”.