L’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, è tornato a parlare delle condizioni di salute del suo assistito. Il legale dell’anarchico al 41 bis e in sciopero della fame da quattro mesi ha smentito anche le ultime dichiarazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Cospito, le condizioni di salute si aggravano
L’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini parla ai microfoni di Radio Onda Rossa, aggiornando anche sulle reali condizioni di salute del suo assistito. Il ministro Carlo Nordio aveva dichiarato alla Camera che l’anarchico era tornato ad assumere integratori e aveva accettato di mangiare uno yogurt con il miele. Tuttavia, l’avvocato Albertini non solo ha smentito il ministro Nordio ma anche ha evidenziato come le condizioni di salute di Cospito si siano aggravate.
Parla il suo avvocato: “Non è vero che ha ripreso a mangiare”
“Non sono un medico, posso semplicemente rappresentare ciò che mi appare. A me sembra una persona veramente provata. Le informazioni che vengono diramate con toni rassicuranti, non trovano riscontro. A me sembra una storia estremamente drammatica. Un uomo che da 4 mesi non si nutre più e che è vicino a un punto di non ritorno. Non capisco il ministro Nordio a quale informazioni attinga. Sabato scorso l’hanno ricoverato, per cui così bene non sta. Evidentemente la situazione è stata ritenuta catastrofica anche dai dirigenti del carcere di Opera, che a distanza di pochi giorni la situazione possa essere cambiata non mi sembra plausibile”.
“Non è vero che ha ripreso a mangiare. Ha provato ad assumere uno yogurt al miele e l’ha rimesso. Non si alimenta da 4 mesi. Sono informazioni diramate non so da chi, non certo da Cospito che non può parlare. Può darsi anche che vi sia un interesse a mantenere basso un livello di tensione anche politica che si è sviluppata su questa vicenda. Può darsi che la finalità sia questa”.
“Alimentazione forzata? Tutto ciò che dovrebbe avere un margine di segretezza viene immediatamente diramato. Ho avuto modo di leggere, inviatomi da un giornalista, il parere che il governo ha richiesto al Comitato di bioetica. Mi sembra che, con argomenti poco convincenti già dal tenore delle domande, questa eventualità il governo la stia mantenendo aperta, tant’è vero che sta cercando un sostegno giuridico. Dal mio punto di vista non sarebbe possibile. Ho sentito tanti accademici, membri della Consulta e dicono che non sarebbe possibile”.