Il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Eli Cohen, oggi in visita a Kiev, ha annunciato che Israele darà fino a 200 milioni di dollari in garanzie di prestito all’Ucraina da destinare a progetti sanitari e di infrastrutture civili e aiuterà il Paese a “sviluppare un sistema rapido di allerta (missilistica)”.
Il ministro degli Esteri Cohen ha ribadito che Israele è a favore della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina
“Israele, come affermato in passato, è fermamente solidale con il popolo ucraino e rimane impegnato a favore della sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha sottolineato Cohen dopo un incontro di un’ora con l’omologo ucraino Dmitro Kuleba.
Quest’ultimo si è detto “soddisfatto” dal faccia a faccia, ricordando però che “Israele conosce perfettamente il nostro elenco di esigenze in materia di sicurezza e difesa”. “Aspettiamo che vengano prese decisioni”, ha aggiunto Kuleba.
Kiev dall’inizio della guerra ha chiesto forniture militari a Israele ma quest’ultimo si è sempre rifiutato, inviando aiuti civili ma non armi, nel tentativo di non compromettere irrimediabilmente il suo rapporto con la Russia, necessario a causa della presenza di una vasta comunità ebraica nella Federazione e della collaborazione con Mosca durante i raid aerei in Siria.
Cohen, durante la sua visita nella capitale ucraina, ha issato la bandiera israeliana all’ingresso dell’ambasciata a Kiev, di nuovo operativa, e si è recato a Babi Yar, dove oltre 30.000 ebrei furono assassinati dai nazisti nel settembre 1941.