Milioni di persone protestano ancora in Francia contro la riforma delle pensioni. Tuttavia, il presidente Emmanuel Macron non intende fare passi indietro. Intanto, è entrato in vigore il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia.
Francia, proteste di oltre un milione di persone in strada contro le pensioni
Emmanuel Macron non arretra sulla riforma delle pensioni in Francia che dovrebbe vedere aumentare la soglia da 62 a 64 annui. Così i francesi sono scesi in strada per protestare contro la riforma. Secondo le stime della polizia francese, raccolte da Le Figaro, sono circa 1,2 milioni i francesi che sono scesi in piazza in tutto il Paese urlando slogan e cori polemici contro il governo e la polizia.
“Con questa riforma ci battiamo per salvare il sistema per ripartizione. Ci battiamo per il nostro modello sociale. Allora, non dubito un secondo che la maggioranza resterà unita», ha detto Borne davanti ai deputati francesi. La premier ha poi rivolto un appello ai manifestanti, invitandoli a evitare ogni forma di «provocazione»”, ha dichiarato Macron.
Entra in vigore il Trattato del Quirinale
Mentre in Francia si registrano le tensioni, viene annunciato il Trattato del Quirinale tra l’Italia e il Paese oltre le Alpi. “Francia e Italia sono ancora più unite per difendere e promuovere i valori fondanti delle nostre società: la pace, la libertà, i diritti umani, un progresso economico e sociale sostenibile, nel rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato Sergio Mattarella.
Il Trattato del Quirinale – si legge nella dichiarazione – “è animato da una comune visione del futuro, che consentirà a Francia e Italia non soltanto di rendere ancora più solidi i vincoli di amicizia che le uniscono, ma di stimolare un ulteriore consolidamento del processo di integrazione ed un rafforzamento delle nostre istituzioni comuni”. “Insieme a tutti i nostri partner, – sottolinea Mattarella – in uno spirito di autentica solidarietà europea, sapremo superare anche le sfide che l’aggressione russa all’Ucraina ha portato alla sicurezza ed alla prosperità globali, assumendo le decisioni necessarie perché l’Unione Europea sappia rispondere con rapidità ed efficacia alle sfide dei nostri tempi”.