A proposito dell’anarchico Alfredo Cospito ieri è intervenuto il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo con una nota per correggere “notizie e resoconti estremamente inesatti” pubblicati “su varie testate on line ed anche nel testo di articoli apparsi su numerosi quotidiani”.
Il procuratore generale di Torino Saluzzo ha diffuso una nota per correggere “notizie e resoconti estremamente inesatti” sul caso Cospito
“Va corretta, in particolare – afferma Saluzzo – l’affermazione secondo la quale il sig. Cospito sarebbe stato condannato alla pena dell’ergastolo e che esso sarebbe caratterizzato dalla c.d. “ostatività” (cioè ergastolo ostativo).
“Preciso ancora – scrive Saluzzo – che la posizione processuale (condanna e attesa di residuo giudizio) non ha nulla a che vedere con quella che viene chiamata (impropriamente) misura del 41 bis ordinamento penitenziario, poiché quel regime differenziato di detenzione viene applicato a soggetti dei quali si riconosca la particolare pericolosità, imputati o condannati per taluni gravi reati previsti dalla legge, e la possibilità e capacità di mantenere, pur se detenuti, collegamenti con le associazioni, mafiose terroristiche od eversive”.
A oggi Cospito risulta condannato in via definitiva per una serie di reati (taluni assai gravi). “Per questi reati – spiega il pg – il mio Ufficio ha emesso ordine di esecuzione della pena (anni venti) ed ha “cumulato” anche le condanne definitive emesse da altre autorità giudiziarie, per complessivi anni trenta di reclusione”. Per quanto riguarda la tentata strage (che non ha provocato feriti) il giudizio è sospeso “sino alla pronuncia della Corte costituzionale”.