Il gup di Roma ha ratificato altre due condanne e un patteggiamento per l’assalto dei No Green Pass alla Cgil: la pena più alta è di sette anni e due mesi ed è stata inflitta a Claudio Toia.
Altre due condanne e un patteggiamento per l’assalto alla Cgil
Sette anni e due mesi a Claudio Toia, collegato agli ambienti degli ultras juventini e considerato vicino al gruppo neofascista Forza Nuova. Cinque anni e mezzo a Mirko Passerini. Sono queste le pene stabilite dal gup di Roma nei confronti dei due uomini coinvolti nell’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021. Emiliano Esperto, invece, ha patteggiato a quattro anni e mezzo. In tutti e tre i casi gli indagati hanno dovuto rispondere del reato di devastazione e saccheggio in concorso.
Appena una settimana fa, sempre per l’assalto alla Cgil, erano state stabilite altre tre condanne con rito abbreviato. Il gup di Roma ha condannato a sei anni Andrea Savaia, genovese di 54 anni; a 4 anni Maurizio Ciocca, romano di 37 anni, e a Daniel De Filippis.
Per quanto riguarda Savaia, affiliato a movimento No Green Pass, il pm ha contestato i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiali. Gli altri due uomini, invece, sono stati accusati solo di devastazione. L’attivista genovese è stato colpito da una misura cautelare che lo hanno posto agli arresti domiciliari mentre gli altri due uomini dovranno rispettare l’obbligo di firma.
Le condanne
Arrestato insieme ad altri, Savaia è stato fermato il 14 gennaio 2022 mentre stava per tenersi un’altra manifestazione a Roma. A questo proposito, nell’ordinanza cautelare del gip, si legge che “l’intensità offensiva delle condotte contestate e l’imminente svolgimento di una altra manifestazione indetta dal movimento No vax – consolidano e rendono quanto mai attuale le esigenze cautelari”. Secondo il giudice, inoltre, “è necessario intervenire con i presidi che impediscano adesso e nel prossimo futuro che costoro possono strumentalizzare libere e pacifiche manifestazioni di pensiero, insinuandosi pericolosamente nei cortei per alimentare gli animi dei facinorosi e fomentare azioni di violenza”.
Le prime sei condanne sono state emesse da gup a luglio 2022 per l’assalto di Corso d’Italia. Le pene inflitte avevano durata variabile tra i sei e i quattro anni e mezzo. Tra i condannati c’è anche Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova. A Corradetti, sono stati inflitti sei anni. La medesima condanna ha riguardato anche il leader palermitano di FN Massimiliano Urisno.
A proposito di Corradetti, secondo i giudici del tribunale collegiale, l’uomo faceva parte di un gruppo di circa 50 persone “che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica e per produrre violenti scontri, in particolare tra coloro che avevano forzato gli sbarramenti a Piazzale Flaminio”. Così si legge nel provvedimento con il quale hanno rimarcato la condanna al carcere per l’uomo.