Ancora attentati anarchici in diverse città italiane. Colpite a Roma cinque auto della Tim, dopo gli attacchi alle sede diplomatiche italiane di Berlino, Atene e Barcellona, che hanno messo in allarme l’antiterrorismo e la Farnesina, e le azioni compiute dagli anarchici – per richiamare l’attenzione sul caso Cospito – a Bari, Cagliari, Torino, Napoli, Milano, Bologna, Trento e ancora a Roma.
Si susseguono gli attentati anarchici, dopo le sedi diplomatiche colpite all’eterno, compiute azioni anche in diverse città
Danneggiamento e incendio aggravati dalle finalità di terrorismo. Sono questi i reati ipotizzati dalla Procura di Roma nei fascicoli aperti dopo gli attentati anarchici contro il consolato italiano a Barcellona e contro l’auto di un funzionario dell’ambasciata italiana a Berlino. I procedimenti sono all’attenzione dei magistrati del pool antiterrorismo che hanno affidato le indagini agli agenti della Digos e ai carabinieri del Ros.
Cinque auto aziendali della Tim sono state incendiate da ignoti che sono riusciti a introdursi all’interno del parcheggio esterno della sede della compagnia telefonica, in via val di Lanzo 139, nel quartiere Monte Sacro, a Roma. Sempre a Roma, su una cabina elettrica è stata poi scritta con una bomboletta di vernice nera la “A” di anarchia e “No 41 Bis”, mentre all’esterno del muro di cinta del parcheggio è comparsa la scritta “Black block”. Indaga la polizia, che, anche in questo caso, segue la pista anarchica.
A Milano bruciate due auto della Polizia Locale
Anche la Procura di Milano indaga con l’ipotesi di incendio e danneggiamento in relazione alle due auto della Polizia locale, di cui una solo parzialmente, andate a fuoco nella notte in una rampa d’accesso del municipio 5 in viale Tibaldi dove erano parcheggiate. Il fascicolo è stato aperto dal pool antiterrorismo, coordinato dal procuratore capo Marcello Viola. L’ipotesi che il gesto possa avere una matrice anarchica e che l’azione dimostrativa sia legato alle proteste in sostegno di Alfredo Cospito.
Piantedosi: “Cospito è pericoloso. Le azioni degli anarchici non condizioneranno le nostre scelte future”
“Ad un innalzamento della tensione” da parte degli anarchici, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “è doveroso far seguire un innalzamento dell’attenzione. Seguiamo con grande cura” queste situazioni, “in modo svincolato dai procedimenti in corso” su Alfredo Cospito, “senza che, come ha detto la premier Meloni, da ciò ne possano derivare minacce allo Stato”.
Cospito, ha detto ancora il ministro dell’Interno, “ha mostrato discreta pericolosità ed è stato condannato in via definitiva per gravissimi reati per i quali gli organi giudiziari hanno proposto il 41 bis. Io non entro in discussioni se sia appropriato o meno, ma le azioni degli anarchici, che non sottovalutiamo, non condizioneranno le nostre scelte future”.
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