Semmai sembrassero poche le retromarce fatte finora dalla maggioranza di Centrodestra, ieri se n’è aggiunta un’altra, forse la più incredibile vista la campagna politica e di disinformazione che aveva provato a demolire i grandi meriti economici e ambientali del Superbonus 110%.
La Meloni aveva sostenuto finora che il Superbonus 110% ha generato un buco insostenibile nelle casse dello Stato
Nonostante la stessa premier, Giorgia Meloni, abbia sostenuto in ogni circostanza che questo incentivo ha generato un buco insostenibile nelle casse dello Stato, ieri in Senato il gruppo di Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento al Dl Milleproroghe che punta a estendere il Superbonus 110% sulle case monofamiliari nel 2023, prorogando dal 31 marzo al 30 giugno il termine per il pagamento e completamento dei lavori.
In pratica hanno presentato un emendamento pressoché identico a quello dei Cinque Stelle, che hanno dato vita al Superbonus, e adesso, dall’opposizione, stanno cercando in ogni modo di difenderlo e prorogarne gli effetti.
Fratelli d’Italia ha chiesto di spostare al 30 giugno il termine per chiudere i lavori
“C’è da restare allibiti di fronte all’ennesima piroetta di Fratelli d’Italia e del Centrodestra”, ha detto il senatore Mario Turco, vicepresidente dei 5S. Nei giorni scorsi alla Camera era stata Forza Italia a depositare una mozione per contrastare le norme peggiorative introdotte dal Governo sul Superbonus e per chiedere addirittura di cambiare le modalità di calcolo degli effetti moltiplicatori sull’economia dell’agevolazione.
“Ci chiediamo ancora una volta come possa stare in piedi un Governo le cui componenti hanno approcci di politica economica così diametralmente opposti”, ha detto Turco, ricordando i benefici energetici e ambientali prodotti dal Superbonus, il forte impatto positivo sul gettito fiscale e il gran numero di posti di lavoro creati nell’edilizia proprio grazie a questo strumento.