Libero e Virgilio stanno cercando di risolvere il problema che crea disservizi a milioni di utenti da diversi giorni. Anche se i due portali risultano parzialmente accessibili, molti utenti lamentano che le caselle postale sono ancora bloccate.
Libero e Virgilio verso la risoluzione con gli account ancora bloccati
Libero e Virgilio da domenica sera risultano inaccessibili e bloccati. “A partire dalla notte del 23 gennaio 2023 si stanno verificando disservizi sull’infrastruttura a cui fanno capo i servizi web Libero e Virgilio, in particolare la posta elettronica“, comunicava una nota dell’azienda. Sono trascorsi ormai diversi giorni di comunicati, proteste e disservizi. Ora sembra arrivato il momento della risoluzione del problema con i siti parzialmente accessibili.
Molti utenti lamentano ancora di non poter accedere nella propria casella postale. “Il tuo account non è ancora disponibile, ti chiediamo di pazientare ancora un po’, ma ti garantiamo l’assoluta integrità di tutti i tuoi dati. Stiamo progressivamente ripristinando il servizio per tutti gli account Libero Mail e prevediamo che entro le prossime ore ognuno potrà riacquistare la piena disponibilità della propria casella mail”, si legge nell’ultima comunicazione.
Il sottosegretario Alessio Butti chiede la “garanzia dell’integrità dei dati”
“Dalla notte del 23 gennaio i servizi web di Libero e Virgilio stanno riscontrando malfunzionamenti che impediscono a circa 9 milioni di utenti di utilizzare la loro posta elettronica. Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti”, commenta il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.
“Attraverso gli uffici del dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline – la società che gestisce i due provider – al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti”, precisa Butti.